Ventuno compagnie aeree dell’UE smetteranno di chiedere soldi per compensare le emissioni di CO2

Novembre 8, 2025 - 14:00
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Ventuno compagnie aeree dell’UE smetteranno di chiedere soldi per compensare le emissioni di CO2

Bruxelles – “Desideri volare in modo più sostenibile e ridurre/compensare le emissioni CO2 del tuo volo?”. Così Lufthansa chiede, al momento dell’acquisto di un biglietto aereo online, un contributo ulteriore ai passeggeri. Ora, la compagnia aerea tedesca ed altre venti compagnie europee, si sono impegnate a modificare le loro strategie comunicative fuorvianti e a mettere fine alle pratiche di greenwashing. In particolare, smetteranno di affermare che le emissioni di CO₂ di un volo specifico possano essere neutralizzate, compensate o direttamente ridotte grazie ai contributi finanziari dei consumatori.

Ad annunciarlo, oggi (7 novembre), la Commissione europea, che ha intavolato da mesi un dialogo con il settore dell’aviazione civile relativamente ai green claims, le dichiarazioni ambientali che sono state ritenute fuorvianti dalla rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC). Le ventuno compagnie aeree che hanno accettato di modificare le loro strategie comunicative sono Air Baltic, Air Dolomiti, Air France, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, Easyjet, Finnair, KLM, Lufthansa, Luxair, Norwegian, Ryanair, SAS, SWISS, TAP, Transavia France, Transavia CV, Volotea, Vueling e Wizz Air.

Non solo, tra gli impegni assunti ci sono anche: utilizzare il termine “carburanti sostenibili per l’aviazione” solo con chiarimenti appropriati a sostenerlo, astenersi dall’utilizzare un linguaggio o una terminologia ecologica vaga, o qualsiasi affermazione implicita relativa all’ambiente, fornire maggiori informazioni sulle affermazioni relative alle future prestazioni ambientali – come il raggiungimento di emissioni nette di gas serra pari a zero – con scadenze chiare, misure realizzabili e i tipi di emissioni interessati, garantire che tutti i calcoli delle emissioni di CO₂ siano indicati in modo chiaro e trasparente, fornire prove scientifiche e informazioni sufficienti a sostegno delle affermazioni relative al miglioramento dell’impatto ambientale.

“È importante che l’industria garantisca trasparenza e onestà nelle dichiarazioni ambientali – ha affermato il commissario Ue per la Democrazia, la giustizia e lo Stato di diritto, Michael McGrath -, i consumatori meritano informazioni chiare e accurate sul vero impatto dei viaggi aerei e sugli sforzi reali che possono essere compiuti per aumentare la sostenibilità”. La proposta di direttiva europea sulle dichiarazioni ambientali, che mirava a combattere il greenwashing aziendale, è stata in realtà ritirata dalla stessa Commissione europea quest’estate, quand’era a un passo dall’approvazione finale, causando un’ennesima polemica tra i gruppi politici che compongono la maggioranza a sostegno di Ursula von der Leyen.

Il monitoraggio dell’attuazione degli impegni è affidato alle autorità nazionali di tutela dei consumatori, secondo il calendario comunicato da ciascuna compagnia aerea. Le autorità potranno inoltre procedere con misure coercitive nei confronti delle compagnie che non hanno fornito impegni sufficienti o che non attuano correttamente tali impegni.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia