Viaggi in Italia da record, le province con più (e meno) turisti

Novembre 11, 2025 - 14:00
 0
Viaggi in Italia da record, le province con più (e meno) turisti

Il turismo italiano è tornato, e lo ha fatto in grande stile. Dopo anni di incertezza e numeri altalenanti, il 2024 segna un traguardo storico: 466 milioni di presenze, il 7% in più rispetto al 2019, cioè l’ultima stagione prima della pandemia. Un risultato che conferma quanto l’Italia resti un sogno per i viaggiatori di tutto il mondo, ma anche un terreno di sfida per chi vuole rendere questo boom davvero sostenibile.

Il nuovo rapporto del Centro Studi del Touring Club Italiano analizza il quinquennio 2019–2024, mettendo a confronto domanda e offerta turistica nelle oltre cento province italiane. Ne emerge una fotografia vivace e sfaccettata: un Paese in movimento, ma non tutto alla stessa velocità. Crescono i turisti stranieri, calano quelli italiani; si moltiplicano le strutture extralberghiere, mentre gli hotel restano stabili, e le grandi città attraggono sempre più visitatori, lasciando indietro alcune aree interne e periferiche.

Le 10 province dove si viaggia di più

La metà di tutti i pernottamenti in Italia si concentra in appena dieci province. Parliamo di oltre 233 milioni di presenze, e il podio non sorprende: Roma guida con 47,2 milioni (+37% rispetto al 2019), seguita da Venezia (38,8 milioni, +2%) e Bolzano (37 milioni, +10%).

Entrano in top ten anche Milano (18 milioni, +10%) e Napoli (14 milioni, +2%), a dimostrazione che le città metropolitane sono sempre più protagoniste del turismo italiano.

Roma vista dall'alto
iStock
Roma è la città con più presenze turistiche

A far discutere, però, è Firenze, che perde terreno con un -17%, seguita da Rimini (-7%). In fondo alla classifica, Isernia resta la provincia con meno presenze in assoluto, sotto le 80mila.

Il dato più interessante? La provenienza. Gli stranieri sono ormai la maggioranza, con un peso del 54% sul totale delle presenze. Nelle grandi città d’arte e nei laghi del Nord la loro incidenza è altissima: Como 83%, Firenze e Verona 79%, Venezia e Roma oltre il 70%. Nel Sud il turismo resta prevalentemente “di casa”: a Campobasso, Crotone e Cosenza oltre il 90% dei turisti è italiano.

La permanenza media è di 3,3 notti di media ma nelle destinazioni balneari si superano le cinque notti; fanno parte di questo esempio Teramo, Vibo Valentia e Crotone. Un altro segnale positivo è che non ci si limita più al turismo stagionale; se negli anni Duemila il 52% delle presenze era concentrato in estate tra giugno e agosto, oggi la quota scende al 46% sostenendo il grande interesse in altri periodi dell’anno.

Come cambiano i soggiorni

Nel 2024 l’Italia conta 5,5 milioni di posti letto, il 6% in più rispetto al 2019. Di questi, il 42% è in strutture alberghiere, ma il vero motore della crescita è l’extralberghiero (case vacanze, B&B, appartamenti in affitto gestiti in forma imprenditoriale). Questo segmento cresce del +17%, contro il modesto +1% del settore alberghiero.

In città come Bologna (+115%), Bari (+109%) e Milano (+91%), il boom è impressionante e coinvolge anche l’offerta di posti letto non tradizionali (+113%). In pratica, il turismo urbano si è reinventato: meno camere d’hotel, più appartamenti e soggiorni “su misura”.

Per capacità ricettiva le prime province sono invece Venezia, Roma, Bolzano, Verona, Trento, Rimini, Milano, Livorno, Sassari e Brescia: proprio qui il 38% dell’offerta italiana viene concentrata segnando un +9% rispetto all’anno precedente. Milano, Bari, Bologna e Roma si distinguono, in più, per dinamismo.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News