AI nello spazio: primo satellite che si controlla da solo in orbita
L’era dei satelliti completamente autonomi ha ufficialmente preso il via, infatti, per la prima volta nella storia un’intelligenza artificiale ha imparato a controllare in modo indipendente un satellite in orbita, completando una manovra di assetto senza l’intervento umano. L’esperimento è stato condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università Julius Maximilian di Würzburg a bordo del nanosatellite InnoCube.
L’AI del progetto LeLaR ha gestito una rotazione completa, dimostrando di saper eseguire correzioni precise anche in condizioni reali, lontano dai simulatori terrestri in cui era stata addestrata. Il successo è arrivato dopo mesi di sperimentazione e di affinamento dei modelli di deep reinforcement learning, una tecnica che consente alle reti neurali di imparare attraverso tentativi ed errori, migliorando progressivamente le proprie decisioni.
Finora, i sistemi di controllo dell’assetto spaziale si basavano su algoritmi statici, calibrati manualmente da ingegneri esperti. Ogni missione richiedeva settimane di test e regolazioni. La differenza, questa volta, è che l’AI ha appreso in autonomia il comportamento ideale da adottare, adattandosi in tempo reale alle variazioni dell’ambiente spaziale. Non si è trattato di una semplice simulazione: il software ha effettivamente gestito la stabilizzazione del satellite, raggiungendo il corretto orientamento più volte durante i test successivi.
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