Bocconi, una Rettoria come luogo di incontro e dialogo
Studenti nella RettoriaUn incontro articolato in più momenti di benedizione e di riflessione. Sarà quello che l’Arcivescovo avrà il 5 novembre con la comunità dell’Università commerciale Luigi Bocconi. Infatti, dopo la celebrazione eucaristica da lui presieduta per ricordare docenti, personale e studenti scomparsi nello scorso anno accademico (alle 17.15), sarà poi monsignor Delpini a benedire lo spazio della nuova rettoria dell’Ateneo. Come spiega il cappellano, don Pier Paolo Zannini, «certamente la benedizione, che giunge al termine dei lavori di ristrutturazione, sarà un evento molto significativo».
Di cosa si tratta?
Attualmente la rettoria San Ferdinando – collegata alla chiesa omonima – è divenuta un centro interessante e moderno con uno spazio anche interreligioso, dove gli studenti possono incontrarsi, parlare liberamente, confrontarsi sul proprio credo. In un luogo internazionale come è la Bocconi, l’incontro con diverse culture e fedi assume un’importanza particolarmente significativa anche attraverso nuove esperienze. L’Arcivescovo interviene nel nostro campus anche per lanciarci, credo, una provocazione.
In che senso?
Perché la serata avrà successivamente uno sviluppo, alle 18.30 presso la sede dell’Università (via Sarfatti 25, ndr), in aula “Franceschi”, con un dialogo sul tema dell’intelligenza artificiale e su come, nel tempo di IA, si riesca comunque a mantenere salda la propria umanità, proprio perché essa è inserita in una trama di rapporti. È una trama di relazioni quella che forma la comunità e, quindi, anche una comunità universitaria, perché il sapere accademico è sempre condiviso e da condividere. In questo senso, l’intelligenza artificiale non è una sostituzione, ma si pone, in qualche modo, come un aiuto necessario. A patto, come è ovvio, che questo si realizzi con consapevolezza, preparazione e, appunto, incrociando l’umano.
L’intelligenza artificiale può rappresentare un pericolo per l’istituzione universitaria?
Grazie all’intervento del professor Fabio Mercorio cercheremo di capire cosa sia l’“oggetto” AI, quali le sue potenzialità e i suoi rischi. Con Marta Cartabia sarà invece possibile riflettere riguardo la natura di questi rischi e su cosa significhi il rapporto umano/artificiale. Cartabia – già Guardasigilli – andrà anche a toccare gli aspetti del diritto e fino a che punto quest’ultimo possa essere un argine anche a disagi sociali che sfociano in solitudini e tragedie. A conclusione, su tutto questo, l’Arcivescovo dialogherà con il rettore Francesco Billari.
Richiamando le ragioni per cui anche gli studenti si siano impegnati in prima persona nella preparazione dell’evento, Martino Merzegalli, vicino alla laurea in Economia, aggiunge: «Con alcuni amici abbiamo discusso del suicidio di Adam Raine, avvenuto dopo un intenso dialogo con ChatGPT, condividendo quanto ne era emerso anche con alcuni adulti, tra cui la professoressa Cartabia. In vista della visita dell’Arcivescovo alla nostra comunità universitaria, abbiamo colto l’occasione per approfondire il tema, decidendo di coinvolgere nove associazioni studentesche di ambiti diversi – dal Diritto alla Psicologia e al Machine learning -, con cui ci siamo incontrati per un aperitivo per capire ciò che ci stava più a cuore e come comunicarlo ai compagni di studi».
Iscrizioni ancora aperte su www.sanferdinando.org
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