Bounty Star Recensione

Novembre 10, 2025 - 17:00
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Bounty Star Recensione

bounty-star-recensione“Mi chiamo Clementine Mckinney, ma tutti mi chiamano Clem. Una volta ero una soldatessa. E una protettrice. E una sorella. Ma poi ho commesso un grave errore, e adesso non sono più niente”. E’ con queste parole che inizia Bounty Star. Bounty star è un gioco originale, in quanto mescola bene meccaniche molto diverse tra loro: è sia un titolo action incentrato sul combattimento tra mech, ma con componenti pronunciate di base building e farming simulator, il tutto miscelato in un mondo post-apocalittico dalle tinte western sci-fi (in cui ho intravisto Cowboy Bebop). Il risultato di questo mix è più che riuscito, anche se non senza difetti.

Bounty Star recensione

Il gioco è ambientato in un universo in cui una guerra post-apocalittica ha devastato la terra, causando la quasi estinzione del genere umano e riducendo tutto a una landa desolata. Dopo moltissimi anni, le poche comunità umane esistenti escono dai loro rifugi e tornano ad organizzarsi in piccole comunità, ricreando una parvenza di civiltà nel bel mezzo del caos più totale. È da qui che si cominciano a disseppellire rimanenze del mondo passato: libri, opere d’arte e, soprattutto, armi. raptors in combattimento in bounty star Tra queste, vengono ritrovate delle speciali corazze militari, chiamate "Raptor", ed è proprio uno di questi che verrà pilotato dalla nostra protagonista, Clem Mckinney, soldatessa che difende la piccola comunità di Cane Beds nel bel mezzo di una zona desertica, la “Distesa Rossa”. Bounty Star inizia proprio con un’emergenza a Cane beds: un gruppo di predoni armati fino ai denti, con a capo il comandante Standage, attacca la comunità. Standage sfida a duello Clem con il proprio Raptor, ma perde miseramente, apparentemente fugge, per poi lanciare un ultimo attacco e bombardare l'intera Cane Beds, uccidendo tutti tranne Clem, e il fratello di Clem, Elijah, scompare.

Una narrazione potente

L’errore di Clem (l'aver lasciato vivo Standage dopo averlo sconfitto) segna una ferita profondissima nel suo animo, che la tormenterà per molto tempo. Nonostante il dolore, Clem prova a rifarsi una vita sempre nell’ambito della giustizia, ma come cacciatrice di taglie. La premessa narrativa è molto intensa e fin da subito crea una forte empatia per la protagonista, che non si dà pace per l’errore commesso ma che nonostante tutto prova a cercare una luce in fondo al tunnel. La narrazione ha un forte impronta emotiva e introspettiva, che passa per i momenti di solitudine di Clem in cui confida i propri pensieri all’interno di un taccuino. [caption id="attachment_1111156" align="alignnone" width="1200"]la protagonista di Bounty Star scrive sul suo taccuino Sono spesso rappresentati momenti introspettivi di Clem.[/caption] La narrazione di Bounty Star è sicuramente uno degli aspetti più riusciti del titolo; Clem è inoltre un personaggio ben scritto, come lo sono i personaggi secondari, che hanno un peso relativamente piccolo negli eventi ma che comunque danno il loro contributo nella storia.

Un mix di meccaniche

Come già detto, Bounty star è un titolo che riesce ad amalgamare 3 principali componenti: il combattimento con i Raptor, il base building e una narrazione scorrevole. Il compito non è dei più semplici, eppure il tutto è molto coeso e godibile. Lo snodo principale di Bounty Star si svolge nel campo base di Clem, nel quale potremo organizzare quando e come svolgere le attività e far passare il tempo dormendo. Da qui potremo anche accettare le taglie che ci verranno offerte, che consistono in mini dungeon sparsi per la Distesa Rossa nei quali dovremo raggiungere obiettivi come la cattura di un ricercato, la bonifica di una zona dagli insetti, la caccia ai dinosauri (si, nel mentre sono tornati anche loro sulla Terra), ecc... missione di bonifica insetti in Bounty Star Il fulcro è il nostro Raptor, che potremmo personalizzare in molti modi creando combinazioni diverse di armi da mischia, armi da fuoco, strumenti di supporto e potenziamenti sbloccabili strada facendo.

I Raptor in Bounty Star

Relativamente ai Raptor, è molto interessante la meccanica legata alla temperatura del mech, che deve sempre mantenersi più o meno stabile e non essere mai troppo bassa o alta secondo due soglie; questo è un vincolo che rende stimolante il gameplay, in quanto dovremmo scegliere le combinazioni giuste di armi e innesti vari, anche in base alla specifico momento della giornata nel quale affronteremo la missione. Per fare un esempio, di pomeriggio la temperatura è alta e fa sì che si innalzi anche quella del nostro Raptor; di conseguenza dovremmo scegliere delle armi - che possono generare/togliere calore - e innesti che non facciano salire troppo la temperatura, pena il blocco termico del Raptor che si immobilizzerà per qualche istante. [caption id="attachment_1111167" align="alignnone" width="1200"]temperatura troppo bassa del raptor in Bounty Star attenti a non far scendere o salire troppo la temperatura![/caption] I combattimenti con il mech, purtroppo, sono il principale punto debole di Bounty Star. Nonostante infatti siano godibili e presentino molte opzioni, il Raptor non è fluidissimo nei movimenti e i combattimenti corpo a corpo sono un pò legnosi. Anche il lock sui nemici non sempre funziona benissimo, cosa che nei 1v1 può non essere determinante ma negli scontri in mischia rende tutto molto confusionario e difficile da gestire.

La gestione del campo base

Tornando al campo base, vi potremo svolgere attività di gestione e farming, come ad esempio la creazione di orti in cui coltivare piante di vario tipo (attenti ad annaffiarle tutti i giorni!) e la vendita dei frutti in un mercato digitale - ma potremo anche per cucinare piatti prelibati che potranno darci un vantaggio in combattimento. Questa meccanica è molto basilare ma piacevole, utile per spezzare la monotonia delle missioni con il Raptor. notte magica al campo base di Bounty Star Nonostante questo mix di meccaniche e nonostante la varietà di innesti e armi per il Raptor, le taglie risultano un pò ripetitive, soprattutto quelle secondarie non legate alla progressione della storia principale; ho perso il conto di quante missioni tutte uguali ho completato nel campo da baseball, e a volte questo tipo di missioni sono necessarie per far progredire il grado di cacciatrice di Clem.

Take me home, country road

Dal punto di vista artistico, la grafica di Bounty Star è molto basilare ma comunque sufficientemente ispirata. Il vero punto forte qui è la colonna sonora, composta da musica di repertorio e inedita del cantante blues Brother Dege. credit in memoria di Brother Dege in Bounty Star La musica in Bounty Star è evidentemente un punto cardine dell’esperienza, intesa come componente fondamentale per creare l’atmosfera giusta: lo dimostra il fatto che ad esempio nel tutorial iniziale ci viene chiesto tra le prime cose di cambiare canzone calciando il jukebox, come a simboleggiarne l’importanza, ed effettivamente risulta determinante per creare un'atmosfera malinconica western che calza a pennello con il mood di Clem. In conclusione, Bounty Star è un titolo dalla storia intensa che mischia coraggiosamente elementi non facili da mixare, ma ci riesce e anche bene. Risulta quindi un titolo assolutamente godibile, nonostante si potesse fare qualcosa di più nel gameplay, che presenta alcuni difetti tecnici che fanno un pò storcere il naso.

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Redazione Redazione Eventi e News