Chi sono i ministri del governo Lecornu 2

A una settimana dal primo tentativo, Sébastien Lecornu – confermato venerdì da Emmanuel Macron come primo ministro francese – ha presentato ieri la lista dei trentaquattro ministri del suo esecutivo, sostenuto esternamente anche dai Repubblicani.  

«Un governo di scopo, che darà alla Francia una manovra finanziaria entro la fine dell’anno. Ringrazio le donne e gli uomini che si impegnano in questo esecutivo con assoluta libertà, al di là degli interessi personali e di parte. Una sola cosa conta: l’interesse del Paese», ha scritto su X Sébastien Lecornu, che lunedì scorso si era dimesso da primo ministro, aprendo l’ennesima crisi di governo in Francia.

Tra conferme e nuovi volti, il “Lecornu bis” è caratterizzato da esponenti della società civile (tre), politici esperti e giovani parlamentari pronti a mettersi in gioco. Dodici dei ministri nominati provengono dal precedente governo. Tutti, o quasi, sono considerati vicini al presidente Emmanuel Macron, che è dello stesso partito di Lecornu. 

Alla Giustizia, alla Cultura, alle Finanze e agli Esteri sono stati confermati rispettivamente Gerard Darmanin, Rachida Dati, Roland Lescure e Jean Noel Barrot agli Esteri. Laurent Nunez è stato nominato agli Interni, mentre Catherine Vautrin dal Lavoro va alla Difesa. A prendere il suo posto è Jean-Pierre Farandou, ex presidente della Società Nazionale delle Ferrovie Francesi (Sncf). Laurent Nuñez, prefetto di Parigi, ha sostituito agli Interni Bruno Retailleau, presidente dei Repubblicani, che hanno deciso di non entrare all’interno del nuovo governo. 

Tra gli altri nomi spicca quello di Monique Barbut, ex presidente del Wwf Francia e segretaria esecutiva della convenzione Onu per la lotta alla desertificazione, alla Transizione ecologica. Il noto uomo d’affari Serge Papin è il nuovo ministro delle Piccole e medie imprese e del Turismo, mentre Annie Genevard è stata confermata all’Agricoltura. Edouard Geffray, ministro dell’Istruzione nazionale, è tra i membri del nuovo esecutivo privi di esperienza politica. Il primo consiglio dei Ministri è previsto per martedì mattina. Rassemblement National (estrema destra) e La France Insoumise (estrema sinistra) hanno già annunciato una mozione di sfiducia. 

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