Come la F1 è diventata un laboratorio di tecnologie sostenibili

Alla vigilia della 96esima edizione del Gran Premio d’Italia, in programma dal 5 al 7 settembre a Monza, il futuro della Formula 1 da tempo si basa su una strategia net zero, che punta cioè alle zero emissioni entro il 2030. Nel mentre, l’affluenza negli autodromi e l’interesse globale non hanno mai frenato.
“Siamo fortemente impegnati a raggiungere l’obiettivo net zero entro il 2030”, ha detto Stefano Domenicali, presidente e ceo della F1. “La sostenibilità è parte integrante del nostro dna e le innovazioni che stiamo introducendo non solo riducono l’impatto ambientale, ma aprono nuove opportunità per l’intero settore automobilistico”.
Verso il net zero
Grazie alla collaborazione tra team, Federazione Internazionale dell’Automobile, promotori e partner, la Formula 1 ha già tagliato il 26% delle emissioni di carbonio rispetto al 2018, nonostante l’aumento del numero di gare. Intanto i fan nel mondo hanno superato gli 826 milioni.
Il salto, a livello di sostenibilità, è stato possibile grazie a interventi mirati: dall’adozione di energie rinnovabili negli stabilimenti (-59% emissioni) all’uso crescente di carburanti sostenibili per i viaggi (-25%), fino a una logistica più efficiente e alla progressiva elettrificazione delle operazioni negli eventi.
“La Formula 1 è sempre stata sinonimo di innovazione e desiderio di migliorarsi”, ha aggiunto Domenicali. “Questo spirito ci ha permesso di compiere passi decisivi non solo per lo sport, ma per la società intera”.
Le tappe italiane
La stagione di F1 2025 si conferma un laboratorio di sostenibilità. Dal Gran Premio dell’Emilia-Romagna a Imola, prima gara europea a usare un sistema energetico a basse emissioni nel paddock, alle ulteriori novità di Monaco, Spagna, Francia e Germania, ogni tappa è stata una vetrina di tecnologie pulite e pratiche innovative.
Ora anche Monza si prepara ad abbracciare le nuove sfide ambientali. L’impiego di camion a biocarburante, energie rinnovabili e carburanti sostenibili per monoposto e mezzi di supporto servirà a rendere più responsabile un appuntamento che unisce sport e lifestyle.
Tecnologia e cultura
La svolta green non è solo tecnica, ma anche culturale. La Formula 1 diventa ponte tra generazioni, appassionando fan storici e attirando i giovani grazie a un’offerta che coniuga performance, sostenibilità e stile di vita. “Il nostro impegno dimostra che la crescita globale e lo sviluppo sostenibile possono andare di pari passo”, ha aggiunto Domenicali. “La Formula 1 è un catalizzatore di innovazione che influenza non solo le corse, ma anche il mondo delle auto stradali e la mobilità futura”.
Per la stagione 2026 è prevista l’adozione completa del carburante sostenibile avanzato, a cui si affiancano il potenziamento del trasporto marittimo, la creazione di hub logistici regionali e l’estensione dell’uso di energie rinnovabili.
L’articolo Come la F1 è diventata un laboratorio di tecnologie sostenibili è tratto da Forbes Italia.
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