Con la zappa in mano, ci prendiamo cura della nostra Palermo

Ottobre 8, 2025 - 16:30
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Con la zappa in mano, ci prendiamo cura della nostra Palermo

Tutto è nato dieci anni fa quando un gruppo di amici spinti dalla rabbia nel vedere alcune fermate del nuovo tram di Palermo non ancora inaugurato deturpate dalle scritte si è attivato e ha ripulito tutto con spugnette e detergenti. Fra loro Marco D’Amico, 47 anni (nella foto di apertura con la maglia bianca), presidente dell’associazione Retake Palermo fondata negli anni successivi. Persone di ogni età e professione che hanno contagiato la città e stanno continuando a restituire la bellezza a zone periferiche e complicate da vivere come il quartiere della Zisa, Sperone, Zen, Cep, Cruillas e diverse altre zone di periferia.

«Ci dicemmo che c’era troppa incuria in giro e pubblicammo sui social il nostro gesto» racconta D’Amico. «Da lì è nato un processo di imitazione. Molti ci hanno chiesto di rifarlo su altri beni comuni e si è innescato un circolo virtuoso. Non si lamentavano solo sui social, ma si sono messi in gioco personalmente e dedicati a questo soprattutto nei fine settimana». Mese dopo mese l’azione di rigenerazione urbana si è ingrandita e prendendo spunto dalla già nata Retake Roma hanno fondato un’associazione di volontariato anche per utilizzare in modo trasparente le donazioni che i cittadini volevano destinare loro. Da lì sono diventanti un esempio contagioso di lotta all’incuria e sistemazione dei beni comuni nella città diventata Capitale Italiana del Volontariato 2025. «Il passaggio successivo, importante, è stato quello di entrare nelle scuole», racconta ancora D’Amico. «Nella fondazione ci ha aiutato molto il Centro di servizi per il volontariato di Palermo, il Cesvop, che ci ha assistiti dal punto di vista burocratico, legale amministrativo e quant’altro. Entrare nelle scuole è stato bello: progetti di educazione civica ed educazione alla cittadinanza attiva che hanno portato là dentro la nostra rivoluzione gentile.

Volontari Reteke in azione nella spiaggia della Vergine Maria

La risposta nelle elementari, nelle medie e nelle superiori è eccezionale, perché noi intanto calibriamo i progetti a seconda delle fasce di età e i ragazzi rispondono in modo entusiasta. Alcuni partecipano alle nostre iniziative anche fuori dagli orari di scuola come il sabato e la domenica». Nell’ultimo anno scolastico Retake Palermo ha promosso anche la sistemazione e il ripristino delle porte che erano state distrutte nelle scuole, poi coi ragazzi ha installato panchine colorate dal messaggio civico e simbolico — rosse, gialle e arcobaleno — cercando di associare al recupero anche dei valori e un progetto sociale.

«Collaboriamo anche con le grandi aziende» racconta ancora D’Amico, «con due grandi eventi nazionali in primavera e in autunno che vedono coinvolte tutte le città Retake d’Italia». Retake ha aperto una fondazione nazionale per dare supporto ai gruppi locali, senza snaturarli e lasciando autonomia ad ogni gruppo. In estate una nave da crociera Virgin Voyages era ferma ai cantieri di Palermo per alcune riparazioni annuali. 150 marittimi della nave, insieme a 40 volontari di Retake, si sono offerti di aiutare il quartiere e le associazioni a ripulire la spiaggia della Vergine Maria, ringraziando per l’ospitalità. Un gesto che ha innescato un altro circolo virtuoso: le 40 panchine nuove che la nave doveva smaltire per non utilizzo sono state donate agli asili nido di Palermo.

«Retake è anche questo», spiega ancora convintamente D’Amico, «mettere in rete associazioni e aziende che si occupano di beni comuni. Palermo risponde bene. In tanti ci dicono “ma chi ve lo fa fare?” oppure “è tutto inutile, tanto torna come prima”. Ma c’è anche un bel gruppo di persone che ci sostiene e vuole aiutarci. Noi puntiamo su questo e abbiamo attuato un sistema valido: se arriviamo solo noi in un territorio quel quartiere ci vede come alieni che vengono, vanno via e poi non cambia nulla. Se coinvolgiamo residenti, scuole, commercianti e parrocchie allora tutto cambia. Qualche anno fa in un quartiere c’era una discarica abusiva, abbiamo pulito con i bambini delle scuole e creato delle fioriere di vecchi pneumatici. Da lì la discarica non si è più creata. Se la puliscono anche i figli, è molto più difficile che i genitori la rifacciano nascere». 

Credit foto: rete Retake

Ogni mese raccontiamo un’esperienza di volontariato e attivismo civico che sta avendo un forte impatto sulla comunità. Lo facciamo a partire da due focus: i giovani capaci di innovare le organizzazioni e le nuove leadership che ne emergono. In collaborazione con Csvnet

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Redazione Redazione Eventi e News