Concorrenza sleale cinese: Commissione UE apre un’indagine sulla gara per la metro di Lisbona
Bruxelles – La Commissione UE avvia un’indagine per possibili distorsioni del mercato nella gara d’appalto per la metropolitana di Lisbona poiché sospetta che l’azienda Portugal CRRC Tangshan Rolling (filiale portoghese della cinese CRRC Tangshan) abbia beneficiato di ingenti sovvenzioni estere. L’indagine è stata aperta “per valutare se gli aiuti di stato abbiano consentito al produttore cinese di materiale rotabile CRRC di presentare un’offerta indebitamente vantaggiosa”, ha chiarito in una nota il vicepresidente esecutivo per la Strategia industriale, Stéphane Séjourné.
La Commissione potrà ora imporre misure correttive, vietare l’aggiudicazione del contratto o emettere una decisione di non obiezione. Séjourné ha ribadito che “proteggere il nostro mercato unico dalle distorsioni è essenziale per garantire una concorrenza leale, sostenere le aziende che competono in base al merito e salvaguardare la sicurezza economica dell’Unione”. L’influenza di Pechino nel settore del trasporto pubblico sta aumentando anno su anno nell’Unione, ad esempio vagoni ferroviari cinesi sono stati preferiti a quelli europei in Romania, Ungheria e Portogallo.

La gara d’appalto
La filiale portoghese di CRRC si era presentata al bando per la nuova linea “viola” della metropolitana di Lisbona insieme al colosso delle costruzioni portoghese Mota-Engil. Il piano presentato era di 598,8 milioni di euro, poco sotto il budget da 600 milioni di euro della società “Metropolitano de Lisboa”.
La prima gara d’appalto pubblica era stata indetta il 15 marzo 2024, ma non aveva avuto esito poiché tutte le proposte superavano il prezzo limite della gara di circa il 46 per cento in media. La proposta di Mota-Engil e Portugal CRRC ha sparigliato le carte in tavola, aumentando di molto le possibilità di un’assegnazione al consorzio sino-portoghese. In caso di blocco da parte delle istituzioni europee il bando resterebbe senza esecutore, rendendo utopica la fine dei lavori entro il 2029.
I treni che arrivano dalla Cina
CRRC non è nuova a investimenti importanti in Europa. I suoi mezzi su rotaia hanno prezzi più bassi rispetto ai concorrenti europei, di circa il 10-30 per cento, e caratteristiche che si adattano a contesti in cui sono richieste leggerezza e basso consumo.
Veicoli cinesi circolano già sui binari della tramvia di Bucarest così come nelle stazioni ferroviarie ungheresi. Inoltre, la China Railway International Co. sta costruendo la linea ad alta velocità Budapest-Belgrado, per un costo totale di circa 3,6 miliardi di euro. Sui futuri binari circoleranno 20 unità dei veicoli ad alta velocità prodotti da CRRC. Ora l’espansione si sta estendendo anche all’altra parte del Continente: la città di Porto ha optato per per i mezzi cinesi “ML20” sulla metro di Porto.
L’azione della Commissione
La Unione Europea può aprire indagini, imporre dazi e fare revisioni sul prezzo e la circolazione delle merci cinesi in Europa cercando di tutelare la produzione interna. Nonostante questo però, l’influenza di Pechino sta crescendo a macchia d’olio. L’interventismo comunitario potrebbe cambiare questo corso anche sè a volte a discapito della costruzione di grandi infrastrutture.
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