Cosa vedere a Guimarães, la città che ha fatto la storia del Portogallo
Guimarães è una città che racconta la nascita stessa del Portogallo: infatti, diede i natali ad Afonso Henriques, il primo re del Paese, e per questo è conosciuta come la “culla della nazione portoghese”. Tuttavia, non vive ancorata ai ricordi ma si mostra vivace, giovane e guarda al futuro con entusiasmo.
Negli ultimi anni ha saputo reinventarsi, investendo in sostenibilità e qualità della vita. Non a caso, la Commissione Europea l’ha nominata Capitale Verde Europea 2026, riconoscendole l’impegno nel potenziare le piste ciclabili, ampliare i parchi urbani e ridurre le emissioni. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Un simile spirito di rinnovamento le è valso anche un posto tra i Best of the World 2026 secondo il National Geographic, che la inserisce tra le destinazioni da non perdere per il 2026.
Come arrivare
Guimarães si trova nel cuore verde della regione del Minho, nel nord del Portogallo, a una quarantina di minuti da Porto. L’aeroporto internazionale Francisco Sá Carneiro di Porto è il punto d’accesso più comodo per chi arriva dall’Italia: numerose compagnie low cost prevedono voli diretti dalle principali città italiane.
I treni partono regolarmente da Porto e Braga, mentre gli autobus arrivano anche da Lisbona, seppur il tragitto duri circa cinque ore. Chi preferisce la libertà di spostarsi senza vincoli può noleggiare un’auto e godersi un breve viaggio su strade tranquille, ammirando paesaggi collinari e villaggi pittoreschi.
Un’ottima alternativa, se si ha poco tempo a disposizione, è partecipare a uno dei tanti tour giornalieri da Porto, ideali per scoprire in poche ore il meglio della città e dei suoi dintorni senza preoccuparsi di orari o parcheggi.
Cosa vedere a Guimarães

Il centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è un intricato labirinto di viuzze lastricate, piazzette e palazzi medievali: camminando tra le case in granito con balconi in ferro battuto, si percepisce un’armonia rara tra architettura, storia e vita quotidiana.
Le due piazze più suggestive sono Largo da Oliveira e Praça de Santiago, collegate tra loro dall’imponente edificio trecentesco dell’Antigos Paços do Concelho, l’antico municipio, che vanta un suggestivo passaggio ad arco che le separa e allo stesso tempo le unisce.
Ma nessuna visita sarebbe completa senza il simbolo per eccellenza, il Castello che, con le mura possenti e le sette torri merlate che si stagliano contro il cielo, sembra appartenere a un racconto cavalleresco. È qui che, secondo la tradizione, nacque Afonso Henriques, il futuro re che liberò il nord del Portogallo dal dominio di Galizia e Castiglia, ponendo le basi per il nuovo regno. All’ingresso del castello, una statua bronzea del sovrano veglia con sguardo fiero, a ricordare la forza e la determinazione di un uomo che fece la storia.
Poco più in basso, un’altra residenza racconta un capitolo diverso della nobiltà portoghese: il Palazzo dei Duchi di Braganza. Costruito nel XV secolo per volere di Afonso, primo duca della potente casata, affascina con i tetti in mattoni rossi e le sale imponenti. Dopo secoli di abbandono, fu restaurato nel Novecento e divenne la residenza del dittatore Salazar. Oggi è un museo che testimonia l’eleganza e la ricchezza della corte portoghese.
Guimarães è anche una città di chiese, ognuna con una propria identità: la Igreja de Nossa Senhora da Oliveira domina Largo da Oliveira e ospita un interessante museo d’arte sacra, la Igreja de São Francisco, risalente al XIII secolo, incanta con gli interni ricoperti di azulejos che narrano episodi della vita del santo, mentre più scenografica, con le due guglie gemelle e la facciata elegante, è la Igreja de São Gualter, simbolo dell’architettura barocca locale.
Infine, vale la pena salire sul Monte da Penha, la collina che, ricoperta da boschi e sentieri, regala panorami spettacolari e un po’ di frescura nelle giornate estive. Si può raggiungere in auto, a piedi o con una funivia panoramica dalla vista mozzafiato sui tetti di Guimarães.
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