Data Valley: l’hub italiano dell’innovazione tra supercalcolo e infrastrutture digitali, in corsa per la gigafactory europea dell’intelligenza artificiale
La trasformazione digitale italiana ha un baricentro preciso: l’Emilia-Romagna, dove si sta consolidando la Data Valley, uno degli ecosistemi tecnologici più avanzati d’Europa. Bologna è oggi un crocevia di infrastrutture strategiche, supercomputer, cloud ad alte prestazioni, data center e reti di nuova generazione, che la rendono un laboratorio nazionale per l’intelligenza artificiale e la gestione dei dati pubblici.
Una gigafactory europea dell’AI: la candidatura italiana parte dalla Data Valley
È notizia di questi giorni che il Governo italiano ha confermato la propria candidatura per ospitare una gigafactory europea dedicata all’intelligenza artificiale, un’infrastruttura strategica che punta a diventare uno dei poli industriali e tecnologici più avanzati dell’Unione. Nel dibattito nazionale, la Data Valley dell’Emilia-Romagna emerge come uno dei territori più idonei: la concentrazione di supercomputer, data center, competenze STEM e infrastrutture 5G rende infatti Bologna uno degli ecosistemi meglio posizionati per accogliere una piattaforma continentale di sviluppo AI.
Secondo le dichiarazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista rilasciata in occasione della 42esima edizione dell’assemblea nazionale di Anci, l’obiettivo è costruire in Italia una capacità industriale comparabile a quella di Stati Uniti e Asia, valorizzando ciò che la Data Valley già rappresenta: un hub europeo dove ricerca scientifica, imprese e Pubblica amministrazione collaborano sulla gestione avanzata dei dati e sulle tecnologie emergenti.
Un’infrastruttura che cresce
Il sistema regionale si fonda su tre componenti principali: il supercalcolo, con la presenza del consorzio Cineca e del supercomputer Leonardo, parte della rete EuroHPC, la rete dei data center e del cloud nazionale, sempre più orientata a soluzioni sicure e a standard europei e l’integrazione tra università, enti di ricerca e imprese, che consente di sviluppare competenze avanzate nell’ambito AI, cybersecurity, scienze computazionali e trasformazione digitale per la PA.
Negli ultimi anni l’area ha continuato ad attrarre investimenti significativi nelle reti 5G, nella fibra ottica e nel potenziamento dei servizi digitali, consolidando un ecosistema competitivo per imprese, startup e amministrazioni.
Intelligenza artificiale e Pubblica amministrazione
La Data Valley è un ambiente dove la Pubblica amministrazione può sperimentare soluzioni basate sull’uso avanzato dei dati. Il tema della sovranità digitale, dalla protezione dei dati alla trasparenza degli algoritmi, è sempre più centrale, così come la necessità di evitare che i Comuni si affidino a tecnologie sviluppate altrove senza un coinvolgimento diretto.
Per questo motivo sta prendendo forma un modello in cui le amministrazioni partecipano alla progettazione dei sistemi digitali, dalle applicazioni di intelligenza artificiale generativa ai servizi per la mobilità, la gestione dei rifiuti, la sicurezza urbana e l’interazione con i cittadini.
Ricerca, supercomputer e modelli linguistici
Le collaborazioni tra imprese e centri di ricerca stanno accelerando lo sviluppo di modelli linguistici addestrati su contenuti italiani e su dataset controllati, con particolare attenzione alla conformità alle normative europee, incluso l’AI Act.
La presenza del supercalcolo consente di testare e ottimizzare applicazioni avanzate, passando più facilmente dalla fase di sperimentazione a quella operativa. Questo favorisce l’intero ecosistema: dalle università che producono competenze scientifiche, alle aziende che portano sul mercato soluzioni innovative.
La questione energetica dei data center
La crescita dei data center comporta anche una sfida complessa: il consumo energetico. A livello globale si discute sempre più di come distribuire il carico computazionale in modo sostenibile, garantendo allo stesso tempo prestazioni elevate e continuità dei servizi.
Nella Data Valley il tema della sostenibilità è affrontato attraverso l’uso crescente di energie rinnovabili e la progettazione di infrastrutture più efficienti dal punto di vista energetico.
Competenze, investimenti e visione europea
Il potenziamento delle tecnologie digitali va di pari passo con la formazione di nuove competenze STEM e con investimenti costanti in connettività, fibra, 5G e sicurezza informatica. A livello europeo emerge tuttavia la necessità di una strategia comune per la gestione dei dati, delle capacità computazionali e dell’intelligenza artificiale, così da rafforzare la competitività rispetto a Stati Uniti, Cina e India.
La Data Valley può rappresentare uno dei tasselli principali di questo percorso, fungendo da piattaforma europea per ricerca scientifica, pubblica amministrazione e imprese.
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