Del Grande fermato a Cadrezzate: “Si spostava di notte in pedalò tra i canneti”

È terminata nella serata di mercoledì 12 novembre la fuga di Elia Del Grande, rintracciato dai Carabinieri a Cadrezzate. L’uomo si era allontanato il 30 ottobre dalla Casa di Lavoro di Castelfranco Emilia, dove era sottoposto a misura di sicurezza.
Le indagini, coordinate dalle Procure di Varese e Modena e condotte dai Nuclei Investigativi dei due Comandi provinciali con il supporto tecnico-scientifico del ROS di Milano, si erano concentrate fin da subito nel Varesotto, territorio che Del Grande conosceva bene e dove aveva vissuto prima della cosiddetta “strage dei fornai” del 1998 e nel periodo precedente al nuovo internamento.
La familiarità con la zona ha reso complessa la sua individuazione: il fuggitivo si muoveva con facilità tra la fitta vegetazione dell’area compresa tra Ternate, Travedona Monate e Cadrezzate con Osmate, potendo contare, secondo quanto riferito dagli inquirenti, anche sull’aiuto di alcune persone. Per sfuggire alle ricerche non ha esitato a servirsi persino di un pedalò, con cui di notte attraversava il lago di Monate muovendosi tra darsene e canneti.
Nella serata di mercoledì, Del Grande è stato infine localizzato nei pressi della sua abitazione di Cadrezzate, dove aveva fatto rientro poche ore prima. Dopo il fermo, è stato trasferito nella casa circondariale di Varese a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
IL PODCAST DI VARESENEWS SUL CASO ELIA DEL GRANDE
L'articolo “Non c’è un modello, c’è un cammino”: il racconto autentico di una famiglia adottiva sembra essere il primo su VareseNews.
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