Due perle italiane entrano nella rete mondiale delle Città Creative UNESCO

Novembre 11, 2025 - 14:00
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Due perle italiane entrano nella rete mondiale delle Città Creative UNESCO

In occasione della Giornata Mondiale delle Città la rete UNESCO Creative Cities Network ha svelato le nuove 58 città entrate nella rete mondiale spiegando i parametri di scelta. Le mete premiate sono quelle in cui la creatività diventa il motore per costruire città sostenibili, inclusive e vive.

L’UNESCO ha riconosciuto l’impegno concreto delle località nel promuovere la cultura come leva per  lo sviluppo urbano e la socialità; si va oltre arte e design e si valorizza un approccio capace di valorizzare il territorio. La notizia più interessante? Tra queste 58 selezionate ci sono due perle italiane tutte da scoprire.

Le nuove Città Creative UNESCO del 2025

Con queste 58 nuove designazioni, la rete UNESCO Creative Cities raggiunge 408 città in oltre 100 Paesi. Un mosaico planetario che unisce metropoli e centri di provincia, capitali e comunità emergenti, tutte accomunate da una missione condivisa: rendere la creatività una risorsa per il benessere collettivo.

E per la prima volta, la rete apre le porte a un nuovo campo creativo: l’architettura. Un ingresso atteso e simbolico, perché oggi progettare spazi significa anche progettare relazioni, sostenibilità e qualità della vita. L’architettura, al pari di arti più “classiche” come la musica o la letteratura, diventa così un linguaggio universale per costruire il domani.

Dal 2004, anno di nascita della UCCN, le città creative hanno dato vita a progetti straordinari: politiche urbane più umane, laboratori di innovazione, festival, reti di imprese creative e percorsi educativi aperti a tutti.

L’elenco completo delle città premiate:

  • Aberystwyth (Regno Unito)
  • Abuja (Nigeria)
  • Medina (Arabia Saudita)
  • Andenne (Belgio)
  • Bistrița (Romania)
  • Bobo-Dioulasso (Burkina Faso)
  • Celje (Slovenia)
  • Cheongju City (Corea del Sud)
  • Conakry (Guinea)
  • Cuenca (Ecuador)
  • Daugavpils (Lettonia)
  • Dumaguete City (Filippine)
  • Echizen City (Giappone)
  • Évian (Francia)
  • Faenza (Italia)
  • Danzica (Polonia)
  • Giza (Egitto)
  • Hebron (Palestina)
  • Ho Chi Minh (Vietnam)
  • Höhr-Grenzhausen (Germania)
  • Kahramanmaraş (Turchia)
  • Kashan (Iran)
  • Kelowna (Canada)
  • Kisumu (Kenya)
  • Korhogo (Costa d’Avorio)
  • Kuala Lumpur (Malesia)
  • Kyiv (Ucraina)
  • La Spezia (Italia)
  • Lalitpur (Nepal)
  • Liegi (Belgio)
  • Lubango (Angola)
  • Lucknow (India)
  • Lund (Svezia)
  • Lusail (Qatar)
  • Malang (Indonesia)
  • Manizales (Colombia)
  • Masaya (Nicaragua)
  • Matosinhos (Portogallo)
  • Nan (Thailandia)
  • New Orleans (Stati Uniti)
  • Nikšić (Montenegro)
  • Ponorogo (Indonesia)
  • Quanzhou (Cina)
  • Quezon City (Filippine)
  • Quito (Ecuador)
  • Riyadh (Arabia Saudita)
  • Rovaniemi (Finlandia)
  • Safi (Marocco)
  • San Javier de Loncomilla (Cile)
  • San Luis Potosí (Messico)
  • São Paulo (Brasile)
  • Sarchí (Costa Rica)
  • Sifnos (Grecia)
  • Songkhla (Thailandia)
  • Tangeri (Marocco)
  • Varna (Bulgaria)
  • Wuxi (Cina)
  • Saragozza (Spagna)

Le nuove mete italiane nella lista delle Città Creative UNESCO

E l’Italia? Brilla ancora una volta sulla mappa della creatività mondiale con due nuove Città Creative UNESCO: La Spezia, nel campo del Design, e Faenza, per Crafts and Folk Art.

La Spezia

La Spezia entra nel Network come Città del Design grazie a una visione che unisce innovazione e sostenibilità. Dai laboratori di urban design che ripensano gli spazi pubblici alle collaborazioni tra artigiani e startup tecnologiche, la città ligure a due passi dalle Cinque Terre racconta una nuova idea di città mediterranea: aperta, dinamica e in costante dialogo con il mondo. Iniziative dedicate a soluzioni sostenibili per la nautica e la rigenerazione costiera, mostrano come la località sappia trasformare le sfide ambientali in occasioni di creatività collettiva.

Fontana in centro a La Spezia
iStock
La Spezia nelle Città Creative UNESCO 2025

Faenza

Faenza, invece, deve molto all’arte della ceramica e grazie a questo riconoscimento internazionale attirerà sempre più turisti. L’arte della lavorazione del materiale va oltre la tradizione e il lavoro e diventa spazio di sperimentazione con maestri artigiani che dialogano con designer, studenti e artisti. La località punta a diventare un hub per la ricerca sui materiali, la sostenibilità e le tecniche tradizionali, mantenendo viva la sua eredità culturale e trasformandola in motore di sviluppo locale.

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Redazione Redazione Eventi e News