Elezioni Milano, Salvini: “Sala rifletta se farsi da parte”

Agosto 21, 2025 - 20:30
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Elezioni Milano, Salvini: “Sala rifletta se farsi da parte”

Sul futuro di Milano “La Lega ha le idee chiare. Abbiamo le liste già quasi pronte, competitive, anche in caso di elezioni nella prossima primavera. E anche sul candidato sindaco due o tre profili ce li ho ben chiari in testa, disponibilissimo a discuterne con gli alleati anche domani mattina”. Matteo Salvini spinge sull’acceleratore.

Per il vicepremier e leader leghista, al di là dell’inchiesta sull’urbanistica che ha scosso nelle ultime settimane Palazzo Marino, “Milano è ferma. Io non contesto al sindaco Giuseppe Sala e alla sinistra che governa Milano ormai da una vita le inchieste, lascio che il tribunale faccia il suo mestiere. Sono garantista e non godo mai dei problemi o dei processi altrui”. E non solo. Ecco l’affondo di Salvini: “A prescindere da un processo che sono sicuro e spero vedrà l’innocenza di tutti gli indagati, invito di nuovo il sindaco Sala a riflettere se trascinare per un anno e mezzo la città ferma o se farsi da parte e lasciare che siano i cittadini a parlare”.

Il pressing di Forza Italia su FdI

Sull’ipotesi di elezioni anticipate, anziché nella primavera del 2027, si esprime anche Forza Italia. Il coordinatore regionale del partito in Lombardia e deputato, Alessandro Sorte, osserva: “Il centrodestra deve farsi trovare pronto, perché non escludo nemmeno il voto anticipato: non per le questioni legate all’inchiesta, ma per quelle politiche che ci portano a dire che questa maggioranza sta su per miracolo e fatica ad andare avanti”. Gli azzurri vanno in pressing su FdI: “Mi aspetto che il partito di maggioranza, che è Fratelli d’Italia, convochi un tavolo, anche perché mi sembra che la campanella sia suonata ampiamente. Adesso il centrodestra deve stringere”.

E ancora: “Mi rivolgo a La Russa. Ignazio, se ci sei – e sono sicuro che ci sei – dicci cosa vuoi fare. Nel puzzle oggi manca La Russa, che è uno dei padri nobili del centrodestra che deve scendere in campo”, sottolinea il coordinatore lombardo di FI. Fra i nomi che circolano, dopo che è stato sfumata la pista Maurizio Lupi, caldeggiata anche dal presidente del Senato, in pole c’è quello di Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico e attuale presidente della Fondazione dell’ateneo milanese.

Il centrodestra e l’ipotesi allargamento ad Azione

In ogni caso, Sorte, quindi, suggerisce un allargamento del perimetro della coalizione: “Vogliamo aprire ad Azione di Carlo Calenda, addirittura ipotizzando per loro la casella del vicesindaco, ossia un progetto che li renda protagonisti. A Milano, che può essere la grande città dove torniamo a vincere, serve una coalizione molto più centrodestra e non ‘destra-centro’. L’avvicinamento con Azione potrebbe ovviamente avere un significato nazionale. Milano potrebbe essere un laboratorio che spinge Azione, a ridosso delle elezioni politiche, ad allearsi con il centrodestra. Uno schema che farebbe sicuramente molto comodo a Giorgia Meloni”. Una proposta, quest’ultima, che Salvini respinge al mittente: “Se” il partito di Calenda “è a sinistra, sta bene a sinistra, penso”.

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Redazione Redazione Eventi e News