Evasore nullatenente con auto di lusso, Vittorio Zaniboni chiede di fare volontariato

Novembre 19, 2025 - 02:30
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Evasore nullatenente con auto di lusso, Vittorio Zaniboni chiede di fare volontariato
Le auto di lusso confiscate dalla guardia di Finanza donate al Museo dell'auto

Genova. E’ stata confermata dalla Cassazione ed è quindi diventata definitiva la condanna a 4 anni di reclusione per Vittorio Zaniboni, ex mediatore immobiliare e commerciante di auto di lusso ma perfetto sconosciuto al fisco italiano, a cui risultava “nullatenente”.

Condannato a sette anni e cinque mesi in primo grado, Zaniboni aveva concordato in appello, assistito dall’avvocato Mario Iavicoli, la pena di quattro anni .

L’ex mediatore non andrà così in carcere e probabilmente neppure ai domiciliari. Ha infatti fatto richiesto al tribunale di sorveglianza di affidamento in prova ai servizi sociali: se sarà accordata, Zaniboni farà volontariato e dovrà attenersi a una serie di divieti imposti dai magistrati, come quello di recarsi all’estero per tutta la durata della pena.

La vicenda

La guardia di finanza, coordinata dal pubblico ministero Giancarlo Vona, aveva scoperto una maxi evasione di oltre quattro milioni e mezzo di ricavi non dichiarati. Le fiamme gialle gli avevano sequestrato quattro case di lusso di cui tra cui un attico di 240 metri quadri in pieno centro a Genova.

Il giro d’affari sommerso sarebbe stato il frutto della vendita – tra il 2013 ed il 2018 – di 25 auto di grande valore quali Maserati, Lamborghini, Porsche, Bentley e otto Ferrari, tra cui il primo modello Ferrari a uso stradale costruito nel 1948, la ‘166 Inter’ venduta per un milione di dollari a un collezionista Usa.

Successivamente all’apertura della verifica, il titolare di tutta la collezione stava per vendere all’asta in due eventi internazionali (il ‘Classic & sport cars’ di Montecarlo e il prestigioso ‘Goodwood festival of speed’ nel Regno Unito) otto auto tra cui tre Ferrari, una Corvette e una Lamborghini Murcielago, esemplare nr.26 delle 185 prodotte che aveva già lasciato l’Italia per la Gran Bretagna.

Nel 2020 Zaniboni era stato “sorpreso” a chiedere il bonus spesa del Comune per le persone in difficoltà per la pandemia. La moglie di Zaniboni è stata condannata, in via definitiva a un anno e due mesi, e le sono stati confiscati l’immobile in Galleria Mazzini, una Harley Davidson e tre auto, tra cui una Autobianchi Bianchina, ma l’immobile appunto è stato restituito nei giorni scorsi

Le auto invece, in seguito alla confisca diventata definitiva saranno messe all’asta per far sì che il Fisco possa recuperare almeno in parte i crediti mai saldati.

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Redazione Redazione Eventi e News