Ferrari chiude trimestre in crescita e festeggia in Borsa
Milano, 4 nov. (askanews) – Ferrari chiude il terzo trimestre 2025 con ricavi netti a 1,766 miliardi (+7,4%) di euro, un risultato operativo di 503 milioni (+7,6%) pari a un margine del 28,4% e un free cash flow industriale di 365 milioni. Le consegne sono rimaste sostanzialmente stabili a 3.401 unità, con un mix di 57% endotermico e 43% ibrido. Fra le regioni in crescita Emea (+2%) e Apac (+9%), mentre sono in calo le Americhe (-2%) e Cina, Hong Kong e Taiwan. Positiva la reazione in Borsa con il titolo che ha chiuso in rialzo del 3,2% a 350 euro, a fronte di un Ftse Mib piatto.
“Continuiamo a far crescere il nostro business verso nuovi traguardi in modo organico e coerente e guardiamo agli obiettivi 2030 come livello minimo delle nostre ambizioni”, ha detto il Ceo Benedetto Vigna.
Vigna ha ribadito l’approccio di neutralità tecnologica illustrato al Capital Markets Day, dove Ferrari ha aggiornato le proprie stime di ripartizione tecnologica al 2030 – 40% endotermico, 40% ibrido, 20% elettrico – evidenziando che la transizione full electric sta progredendo, ma meno rapidamente del previsto. “Noi restiamo neutrali tecnologicamente, vogliamo continuare ad offire ai clienti la massima libertà di scelta. E’ qualcosa che abbiamo deciso, pianificato e in cui abbiamo investito. L’e-building, in grado di produrre le tre tipologie di powetrain, ne è la prova”, ha sottolineato Vigna. In particolare sulla prima Ferrari elettrica che dopo le prime anticipazioni sarà presentata nel secondo trimestre 2026, Vigna ha detto che “sarà fonte di innovazione, ce ne assumiamo la responsabilità”.
Sul trimestre, il Cfo Antonio Picca Piccon ha segnalato che gli impatti dei dazi Usa e della revisione della politica commerciale, sono compresi nella variabile mix/prezzo. L’effetto ha comportato “una diluizione del margine a cambi costanti, particolarmente visibile nel terzo trimestre”.
Sempre sui dazi, Vigna ha aggiunto che “con i dazi Usa al 15% abbiamo fissato un aumento dei prezzi fino al 5%, quando erano al 25% era fino al 10%”.
Il management indica che i lanci della famiglia Testarossa e della Amalfi stanno contribuendo alla raccolta ordini che si estende “ben oltre il 2027”. Per il quarto trimestre, Ferrari si aspetta consegne più basse anno su anno – come già anticipato nella call del secondo trimestre – per effetto del cambio generazionale dei modelli. Il mix prodotto dovrebbe rimanere positivo, anche se più leggero sequenzialmente, in coerenza con il phase-out della Daytona e l’arrivo delle prime unità della F80. I costi operativi, in particolare i costi generali, sono attesi in crescita, così come la spesa R&D relativa al racing e gli ammortamenti per l’avvio produttivo di nuovi modelli.
Riguardo la nuova guidance rivista al rialzo al Capital Markets Day, “supera gli obiettivi di redditività fissati per il 2026 nel precedente piano industriale con un anno di anticipo”, ha spiegato Vigna. E la scelta di completare nel 2025 anche in questo caso con un anno di anticipo il programma di riacquisto azioni è un segnale di fiducia nel percorso futuro. Sul fronte dei modelli, il Cfo ha precisato che la Ferrari la F80 entrerà progressivamente a regime nell’arco di un paio di trimestri, con un ciclo vita stimato attorno ai tre anni.
Infine sulla F1, Vigna ha ribadito l’intenzione di “tornare alla vittoria, lo dobbiamo ai tifosi”.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




