Frostpunk 2 PS5 Recensione


Frostpunk 2 è solo l'ultimo di una lunga lista di titoli strategici e gestionali ad essere approdati su console, una tendenza relativamente nuova e certamente positiva, impensabile fino a pochi anni fa, quando il PC era l'unica opzione per determinate tipologie di gioco.
Il problema principale che gli sviluppatori devono affrontare in questi casi, e che decreta in massima parte il successo o meno di una conversione, è l'accessibilità dell'UI, messa duramente alla prova con il passaggio dalla libertà del mouse alla rigidità di un controller. Vediamo dunque come se la cava il titolo di 11 bit studios nella nostra recensione di Frostpunk 2 PS5!
Frostpunk 2 PS5 - La città non deve cadere
Frostpunk 2 non ha bisogno di presentazioni, almeno per gli appassionati del genere: si tratta di un eccellente e difficilmente collocabile mix di strategia e manageriale, ambientato 30 anni dopo il primo Frostpunk in un mondo ancora piegato da una straordinaria glaciazione mondiale che sta inesorabilmente portando l'umanità all'estinzione. Il nostro ruolo sarà quello di gestire la città e assicurarne la sopravvivenza, che in buona parte è legata al mantenimento di una costante riserva di risorse essenziali quali cibo e carburante, ma il nostro compito si rivelerà ancora più complesso del previsto; il freddo e la fame sono infatti minacce terribili, ma non certo le uniche che affronteremo. Frostpunk 2 amplia infatti enormemente il sistema di gestione della popolazione rispetto al predecessore, inserendo un gran numero di fazioni e comunità, ciascuna con le proprie credenze e idee più o meno radicali. Non tutte le fazioni appariranno contemporaneamente nella stessa partita, ma avremo sempre un coppia di potenti gruppi con posizioni quasi del tutto inconciliabili, come fede e ragione, e altre comunità più moderate. In base alla percentuale di popolazione che si considera parte di ciascun gruppo, esso disporrà di più o meno seggi nel Concilio, una sorta di parlamento in cui potremo proporre leggi che dovranno essere votate a maggioranza, costringendoci a promesse e sotterfugi per plasmare la nostra città ideale. [caption id="attachment_1107192" align="alignnone" width="1200"]
Ghiaccio e petrolio
Un'altra grande novità di Frostpunk 2 è rappresentata dalla possibilità di esplorare l'esterno della città alla ricerca di carichi di risorse o siti di produzione, sopravvissuti da integrare nella popolazione della nostra città o addirittura siti per nuove colonie. L'esplorazione di tali zone non è tuttavia semplice o immediata, dal momento che dovremo addestrare esploratori specializzati e mandarli in avanscoperta per lunghi periodi di tempo, per poi costruire sentieri e funicolari che colleghino i vari punti di interesse alla nostra città. Questa meccanica, pur rendendo Frostpunk 2 molto più complesso, apre la porta a svariate opzioni strategiche, quali produrre determinate risorse fuori dalla città, trasferire popolazione da una colonia all'altra in caso di necessità, o ridurre gli effetti delle devastanti tempeste che sferzano periodicamente la mappa di gioco avendo basi attive al di fuori del proverbiale occhio del ciclone. Per ulteriori dettagli riguardo il gameplay e la storia di Frostpunk 2 puoi dare un'occhiata alla recensione della versione PC, che puoi trovare qui, mentre in questa sedi ci concentreremo ora sulla conversione per console, nello specifico PS5. [caption id="attachment_1107193" align="alignnone" width="1200"]
Un porting godibile ma imperfetto
Come accennavamo in apertura, un titolo come Frostpunk 2, nato e concepito per essere fruito su Pc con mouse e tastiera, viene messo a dura prova pad alla mano. L'UI deve infatti risultare quanto più immediata e intuitiva possibile, ma soprattutto funzionale alle numerose esigenze di gameplay. Il risultato finale è certamente buono sotto questi punti di vista; il menù radiale è estremamente rapido e utile, la selezione di determinati elementi a schermo è invece un po' macchinosa, ma niente che non possa risultare automatico dopo la prima ora di gioco. Eppure proprio l'UI è il più piccolo, grande problema di Frostpunk 2, che risalta solo ed esclusivamente per l'eccellenza del titolo in pressoché ogni suo altro aspetto; non perchè sia stata concepita male, tutt'altro: semplicemente a volte non funziona correttamente. Spieghiamo meglio: c'è una serie di piccoli, ma numerosi e fastidiosi problemi legati ad essa che possono essere risolti pressochè immediatamente e sempre allo stesso modo una volta capito come fare. Ad esempio, il tentativo di ampliare un distretto posto a bordo mappa metterà il cursore di default oltre il confine, rendendo impossibile muoverlo, e costringendoci a resettare la costruzione e ingrandire la visuale sulla struttura in modo che l'area visualizzata a schermo sia interamente all'interno della mappa. Oppure, gli ospedali non vengono spesso visualizzati come edificabili selezionando lo slot vuoto, ma solo tramite il menù radiale. Ancora, talvolta l'effetto di oscuramento del resto dello schermo che servirebbe a mettere in risalto un messaggio permane anche dopo averlo chiuso, costringendoci ad aprire e chiudere il menù principale. Nessuna di queste situazioni ha mai causato un crash o necessitato di chiudere il gioco o ricaricare un salvataggio, e dopo aver capito come gestirli vengono risolti istantaneamente o direttamente evitati, non influendo in maniera particolare sul gameplay. Detto questo, rimangono problemi che rendono abbastanza frustranti le prime fasi del gioco, costringendoci a imparare a giocare a un titolo già di suo molto complesso con la difficoltà aggiuntiva di dover capire come risolverli. Fortunatamente si tratta di bug minori che speriamo possano essere risolti il prima possibile per portare Frostpunk 2 all'eccellenza che merita, anche su console. [caption id="attachment_1107194" align="alignnone" width="1200"]
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