Gaza, Caritas Internationalis: “La carestia è il risultato di una scelta deliberata”

Caritas Internationalis ha denunciato la crisi umanitaria in corso a Gaza, dove, secondo l’organizzazione cattolica, la fame non è una tragedia inevitabile, ma il frutto di “scelte deliberate”. Citando i dati delle Nazioni Unite, che parlano di oltre 270 morti per inedia, Caritas accusa la comunità internazionale di complicità e silenzio, chiedendo un cessate il fuoco immediato, l’accesso agli aiuti, la liberazione degli ostaggi e un intervento dell’ONU. Le parole della ong rappresentano un appello accorato alla coscienza globale contro quella che definisce “una strategia di annientamento sistematico”.
La dichiarazione
Da quando le Nazioni Unite hanno confermato il 22 agosto che la fame a Gaza è un fenomeno volontario e indotto dal blocco degli aiuti umanitari, almeno 273 persone inclusi 112 bambini sono morti di inedia. La Caritas internationalis con una dichiarazione torna a denunciare quanto già confermato da tutte le organizzazioni umanitarie: “A Gaza – scrive l’organizzazione umanitaria cattolica- non siamo di fronte a una tragica fatalità, ma al risultato di scelte deliberate e calcolate. Un intero popolo, privato di ogni sostentamento, viene lasciato morire di fronte al mondo intero”.
Impunità e complicità
“Questa non è guerra.” – si legge nel documento – “È la distruzione sistematica di vite civili. L’assedio di Gaza è diventato una macchina di annientamento, sostenuta dall’impunità e dal silenzio, o dalla complicità, delle nazioni più potenti. La carestia qui non è un disastro naturale, ma il risultato di una strategia deliberata: bloccare gli aiuti, bombardare i convogli di cibo, distruggere le infrastrutture e negare i beni di prima necessità. Caritas Internationalis è testimone di questo orrore. I civili, per lo più bambini e donne, vengono affamati, bombardati e annientati. Governi influenti, aziende e multinazionali hanno reso possibile questa catastrofe attraverso il supporto militare, gli aiuti finanziari e la copertura diplomatica. Il loro silenzio non è neutralità, è approvazione.”
Un attacco alla dignità umana
Richiamando le parole di Papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti: “O ci salviamo tutti insieme o non si salva nessuno”, la Caritas Internationalis vede in quello che sta accadendo a Gaza un deliberato attacco alla dignità umana e il collasso di qualsiasi ordine morale. “Ciò che sta avvenendo è contrario non solo ai valori e principi fondamentali dell’umanità, ma avviene in violazione del diritto internazionale e umanitario, inclusa la Convenzione per la prevenzione e repressione del genocidio”.
L’appello a non essere complici
Caritas Internationalis lancia, dunque, un pressante appello a tutte le persone di fede e coscienza affinché facciano sentire la propria voce, esercitino pressione sui governi e invochino giustizia. Gaza non è in attesa di parole – si legge nel documento – ma di salvezza”. Pertanto, l’organizzazione chiede un immediato e permanente cessate-il-fuoco, l’accesso incondizionato di aiuti umanitari, il rilascio di tutti gli ostaggi e il dispiegamento di una forza di mantenimento della pace a guida Onu. Tra le richieste sostenute da Caritas Internationalis anche l’azione penale internazionale per chi si sia macchiato di crimini e la fine della presenza illegale di Israele nei territori palestinesi occupati.
Fonte: Vatican News
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