Il gatto ha il naso secco: ecco cosa significa e quando preoccuparsi

Il naso del gatto dice molto sulla sua salute: osservarlo con attenzione può aiutarti a capire se sta bene o se serve intervenire.
Quando guardo il mio gatto, una delle prime cose che osservo è sempre il suo naso. Mi dà molte informazioni sul suo stato di salute: quando è fresco e leggermente umido, so che tutto fila liscio.
Ma mi è capitato di notare che a volte il suo naso diventa asciutto, e lì mi sono chiesta: sarà normale? Ho voluto capirci di più.
Come dovrebbe essere un naso di gatto sano?
In generale, un gatto in forma ha il naso umido, fresco e un po’ lucido. Questo aiuta a percepire meglio gli odori ed è anche un modo per proteggersi da polveri e batteri.
Ovviamente non è sempre uguale: come per noi umani, anche nei gatti possono esserci variazioni durante la giornata, magari per via del caldo, di un sonnellino o di una momentanea disidratazione.
Quando il naso secco non è preoccupante
Ho imparato che in certi casi non bisogna allarmarsi:
- se il gatto si è appena svegliato dopo un lungo pisolino
- se ha preso tanto sole o si è accucciato vicino al termosifone
- se in casa c’è aria secca, ad esempio con il condizionatore acceso
Di solito, in queste situazioni, il naso torna umido in poco tempo.
Come riconoscere davvero un naso secco nel gatto
Il naso asciutto si nota subito: al tatto appare opaco, più caldo, magari ruvido o con qualche piccola screpolatura. Nei casi peggiori ho visto microlesioni o crosticine. Se resta così per ore, soprattutto lontano dai momenti di sonno, è meglio tenere d’occhio anche altri sintomi.
Se il naso secco si accompagna ad altri segnali, allora sì che è giusto fare attenzione:
- comportamento apatico o strano
- febbre (naso caldo, occhi spenti, poca voglia di mangiare)
- segni di disidratazione, come gengive appiccicose o pelle poco elastica
- starnuti, tosse o respiro affannoso
In questi casi è sempre meglio sentire il veterinario.
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Come aiutare il gatto con il naso secco
Io per prima cosa cerco di non agitarmi: controllo che mangi, che beva, che faccia le fusa come sempre. Poi controllo altri dettagli, come la temperatura, le gengive e la pelle.
Tengo sempre ciotole d’acqua in giro, magari una fontanella che lo invogli a bere, e umidifico la casa in inverno con delle vaschette d’acqua vicino ai termosifoni.
Per evitare che il mio gatto torni ad avere il naso secco, curo bene la sua alimentazione, aggiungendo cibo umido per garantirgli più liquidi, e scelgo detergenti delicati per la casa.
Non mancano mai le visite di controllo dal veterinario: se il naso secco dovesse ripresentarsi spesso, meglio togliersi ogni dubbio in fretta. Così facendo, sono sicura di aiutarlo a stare bene ogni giorno, a partire proprio da quel piccolo ma prezioso segnale che è il suo nasino.
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