Arrivano le zanzare infette: il virus West Nile si sta diffondendo anche in Italia

Sono arrivate anche qui da noi: le zanzare con la febbre del Nilo a Oristano hanno fatto scattare l’allarme in Italia, ma la situazione è sotto controllo.
Sembrava un pericolo molto lontano da noi, invece a quanto pare le zanzare con la febbre del Nilo sono arrivate anche in Italia e precisamente a Oristano. Sebbene sia ancora lontano un vero e proprio stato di allerta, la situazione resta monitorata dagli esperti. Si tratta di un problema che potrebbe diventare pericoloso per la nostra salute, in particolare nel periodo estivo, quando c’è un netto aumento degli ‘attacchi’ da parte di questi insetti.
Zanzare con la febbre del Nilo in Italia: cosa comporta la loro puntura?
A Oristano è alto lo stato di allerta per la scoperta di alcune zanzare risultate infette perché portatrici di una malattia nota come la febbre del Nilo’ o ‘West Nile Fever‘: ma cosa significa e perché si fa riferimento al famoso fiume egiziano? Il nome è dato dal virus, appunto il WNV, e richiama il noto fiume perché è stato isolato per la prima volta in Uganda.
Scoperto nella zona del Nilo occidentale, si tratta di un arbovirus, ovvero un virus trasmesso da artopodi come appunto sono le zanzare, che a loro volta si infettano pungendo uccelli malati. Da questi insetti poi possono essere infettati, attraverso la puntura tipica, sia all’uomo sia agli altri mammiferi. Ma da quali segnali riusciremmo a capire che si tratta proprio del morso della zanzara della febbre del Nilo?
I sintomi in realtà non si manifestano o quasi, in alcuni casi possono manifestarsi di tipo semi-influenzale, ovvero:
- nausea,
- vomito,
- mal di testa,
- febbre.
Tuttavia nelle situazioni più gravi si potrebbe sviluppare encefalite o meningite.
Zanzare con la febbre del Nilo in Italia: non è (ancora) allarme
Dopo i test effettuati in Sardegna, a Oristano, i risultati sono arrivati dall’istituto Zooprofilattico di Teramo, che non solo ha individuato la malattia ma anche la zanzara ‘portatrice’ e responsabile, ovvero la zanzara Culex. Ormai la malattia è da considerarsi endemica, dunque tipica del territorio italiano ed europeo in generale, quindi la situazione deve essere monitorata.
E’ già in atto l’operazione per evitare la diffusione della malattia nel territorio circostante Via di Rockfeller, dove sono state individuate le zanzare; non a caso due cornacchie erano risultate infette al virus della febbre del Nilo e sono state i ‘serbatoi’ per le zanzare che si sono, a loro volta, infettate. Tuttavia non è un ‘problema’ che interessa la sola Italia: nel 2024 ben 19 Paesi europei e 1436 casi sono stati rilevati. Tali numeri sono risultati superiori alla media degli ultimi 10 anni.
Cosa fare per prevenire il contagio?
Maria Valentina Marras, direttrice del Dipartimento Igiene e Prevenzione di Oristano, mette in guardia i soggetti fragili ovvero anziani e bambini, ma anche soggetti debilitati da malattie. L’unica prevenzione da adottare è cercare di evitare i luoghi dove possono stanziare le zanzare, ovvero acqua stagnante, luogo ideale per la proliferazione delle larve. Inoltre se vuoi creare dei trucchi per allontanare le zanzare c’è quello della carta igienica che spopola sul web.
Scopri le altre notizie selezionate per te:
- Tipule in casa: cosa sono davvero le “zanzare giganti” e perché non fanno paura
- In estate sono piena di punture di zanzare: perché pizzicano solo me e non gli altri membri della mia famiglia?
- Ho trovato un repellente per le zanzare da fare in casa che le allontana senza ucciderle, preparalo così
- Repellenti naturali contro pulci, zecche e zanzare per cani e gatti sono davvero efficaci?
Anche in casa è importante ripulire e svuotare sottovasi e ciotole per animali, piscine (sia grandi che piccole) ma anche zone di scolo e ristagno come grondaie e tombini. Naturalmente sono ben accette zanzariere e repellenti da spruzzare addosso per evitare che le zanzare si avvicinino per pungere.
L'articolo Arrivano le zanzare infette: il virus West Nile si sta diffondendo anche in Italia è stato pubblicato nella sua versione originale su www.amoreaquattrozampe.it.
Qual è la tua reazione?






