Il super acciaio russo supera i test: così cambieranno i reattori nucleari
La Russia ha completato un progetto di ricerca considerato importantissimo per il futuro dell’energia nucleare, portando a termine un test di resistenza da record che ha messo alla prova per 400.000 ore — quasi 46 anni equivalenti di funzionamento cumulativo — un acciaio speciale destinato ai reattori di nuova generazione.
L’esperimento è stato condotto dagli ingegneri dell’Istituto Termotecnico Tutto Russo (VTI), che ha lavorato per anni alla valutazione del comportamento dell’EP302M-Sh, una lega metallica resistente alla corrosione e alle alte temperature. Il materiale è pensato per costituire la base strutturale delle future centrali nucleari, garantendo sicurezza e durata operativa che sulla carta non dovrebbero avere precedenti.
La complessità del progetto non riguarda solo la durata del test, ma anche la sua impostazione tecnica. Le prove di resistenza a lungo termine, condotte su campioni di tubi del diametro di 18 millimetri e spessore di 3 millimetri, hanno richiesto la creazione di un metodo sperimentale inedito. Le dimensioni ridotte dei pezzi rendevano impossibili le procedure standard, spingendo i ricercatori a progettare un sistema di fissaggio e una tipologia di campione completamente nuovi. Le prove sono state eseguite a temperature e carichi variabili per simulare le condizioni estreme all’interno di un reattore, dove materiali e componenti devono sopportare calore e stress meccanici per decenni.
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