La musica ridefinisce l’identità dei locali italiani

Novembre 25, 2025 - 16:30
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La musica ridefinisce l’identità dei locali italiani

Riconoscere il suono di un ristorante o immaginarlo è facile: il brusio delle conversazioni, i bicchieri che si sfiorano, la musica che tratteggia l’atmosfera. È un elemento talmente naturale da essere diventato strutturale, come conferma la tavola rotonda “Il valore della musica e i pubblici esercizi”, organizzata da Fipe-Confcommercio durante la Milano Music Week. Un confronto che ha visto riuniti Lino Enrico Stoppani, Tommaso Sacchi, Matteo Fedeli e Andrea Pontiroli, chiamati a leggere la trasformazione di un settore in cui la musica non è più accessorio: è identità.

Il cuore dell’incontro è stato la presentazione della nuova indagine Fipe, una fotografia nitida che certifica un recupero deciso dopo gli anni della pandemia. La musica crea atmosfera per quasi la metà degli intervistati (44,8 per cento), rafforza l’identità del locale (36,7 per cento), stimola la socialità (15,7 per cento) e diventa occasione di scoperta per il 22,2 per cento. Soprattutto, sei italiani su dieci dichiarano che è decisiva nella scelta del luogo in cui trascorrere il proprio tempo libero. Altro che “diritto al silenzio”: la collettività chiede suono, calore, un filo emotivo che accompagni l’esperienza.

D’altronde la musica abita ogni momento della giornata. Il 97,6 per cento degli italiani la ascolta quotidianamente e la considera cultura al pari dell’arte e della letteratura (49,9 per cento), ma anche specchio della propria identità personale (35,8 per cento). È evasione, linguaggio emotivo, una piccola ancora che fa stare bene.

Sul fronte degli eventi, il 2025 è l’anno in cui la musica di sottofondo (63,6 per cento) convive con un ritorno significativo della musica live o registrata (37,8 per cento). Cocktail bar e pub sono i luoghi in cui il suono fa davvero la differenza, mentre bar e ristoranti lo valorizzano con maggiore discrezione. Colpisce che, nonostante il dominio dello streaming, i locali restino luoghi di scoperta: il 30,5 per cento degli intervistati dichiara di aver incontrato nuovi artisti proprio tra un tavolo e un bancone. E un italiano su quattro sarebbe disposto a pagare un extra pur di vivere una serata con la musica “giusta”.

I dati Siae raccontano un’Italia vivace: nel 2024 più di 42.800 locali hanno ospitato accompagnamenti musicali e oltre 110.000 hanno scelto la musica d’ambiente. Lombardia in testa, con 171 eventi al giorno e un primato confermato negli eventi e nei locali coinvolti. Una crescita netta nell’ultimo decennio, interrotta dalla pandemia ma tornata oggi in slancio, fino a oltre mille eventi musicali quotidiani all’interno dei pubblici esercizi.

La tendenza è chiara: crescono gli eventi live (+32 per cento nei bar, +10 per cento nei ristoranti), mentre la musica di sottofondo fa più fatica a ritrovare i livelli pre-Covid. È un segno dei tempi: nell’era del digitale, i locali scelgono di investire in qualità, di trasformare il suono in un elemento identitario, distintivo, capace di generare convivialità e attrattività.

«La musica è un acceleratore di socialità», ha ricordato Lino Enrico Stoppani, sottolineando come i pubblici esercizi siano diventati veri presìdi culturali, luoghi in cui si coltivano relazioni e si alimenta un tessuto urbano vivo e libero. Parole che risuonano con una forza particolare nel decimo anniversario degli attentati di Parigi, che colpirono proprio spazi dedicati alla condivisione.

Matteo Fedeli, Direttore Generale di Siae, ha ribadito l’importanza di tutelare gli autori e di semplificare l’accesso alle licenze per gli esercenti, affinché la musica possa circolare con trasparenza e sostenibilità. Perché la creatività ha valore, e quel valore va riconosciuto.

Nel racconto che emerge dall’indagine Fipe e dai dati Siae c’è un’Italia che fa cultura senza proclami: un’Italia che si incontra attorno a un tavolo, che ascolta, che si riconosce in un ritmo condiviso. La musica non è un orpello, ma un ingrediente della nostra socialità. E forse è proprio questo il suo segreto: la capacità di renderci comunità, ogni giorno, una canzone alla volta.

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Redazione Redazione Eventi e News