Energie green: come funzionano le centrali idroelettriche?

Novembre 25, 2025 - 15:30
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Energie green: come funzionano le centrali idroelettriche?

L’energia idroelettrica ha un ruolo fondamentale nel nostro Paese dato che fornisce un significativo contributo per il soddisfacimento della domanda di energia elettrica.

Inoltre, com’è noto, essa rientra nella categoria delle energie da fonti rinnovabili (in questo caso l’acqua) e, di conseguenza, è un’energia green: la sua produzione, infatti, non comporta l’emissione di gas serra e di altre sostanze inquinanti.

Ha quindi un ruolo di primaria importanza nella cosiddetta transizione energetica, vale a dire il passaggio da un sistema energetico che si basa su fonti non rinnovabili come il carbone, il petrolio e il gas naturale, a uno che invece si fonda su fonti rinnovabili e sostenibili.

La produzione di energia idroelettrica avviene tramite le centrali idroelettriche, una soluzione caratterizzata da una notevole efficienza e che sfrutta l’energia prodotta dall’acqua in movimento (il suffisso idro- deriva un termine greco, hýdōr, che significa acqua).

Centrali idroelettriche: il funzionamento in breve

Le centrali idroelettriche sono opere di alta ingegneria idraulica e il loro funzionamento è particolarmente complesso. Tuttavia, evitando di scendere in dettagli eccessivamente tecnici, lo si può descrivere in modo abbastanza rapido analizzando le sue fasi principali.

La prima fase, quella della raccolta dell’acqua, avviene grazie a dighe o sbarramenti che creano un bacino idrico nel quale l’acqua immagazzinata (con la sua energia potenziale) sarà poi rilasciata in modo controllato.

La seconda fase è quella della conversione dell’energia: l’acqua che si trova nel bacino idrico viene immessa in condotte forzate e convogliata verso delle turbine che convertono l’energia potenziale in energia cinetica.

Esistono vari tipi di turbina la cui scelta dipende dalla portata del bacino e del dislivello (la differenza di quota tra il punto di raccolta e il punto in cui viene restituita dopo il passaggio attraverso le turbine).

La terza e ultima fase è quella della generazione dell’energia elettrica. L’energia meccanica delle turbine viene in sostanza convertita in elettricità grazie a un generatore (un apparecchio composto da due parti principali, rotore e statore).

L’elettricità prodotta ha una tensione molto bassa e non sarebbe in grado di percorrere distanze molto lunghe; viene pertanto convogliata verso appositi trasformatori che consentono di adattarla alle tensioni richieste per il suo trasporto e per la sua distribuzione alla rete.

Quante sono le centrali idroelettriche in Italia?

I dati più recenti disponibili indicano che il numero di centrali idroelettriche nel nostro Paese è di poco inferiore a 4.900 ed è in lenta, ma progressiva crescita.

La distribuzione degli impianti non è uniforme sul territorio nazionale (*); la maggior parte di essi, infatti, si trova nelle regioni settentrionali: 1.092 si trovano in Piemonte, 891 in Trentino-Alto Adige e 749 in Lombardia.

La maggiore diffusione al Nord è dovuta al fatto che nelle regioni settentrionali sono particolarmente ricche di corsi d’acqua e, inoltre, le Alpi e gli Appennini settentrionali offrono forti dislivelli, fondamentali per l’efficienza degli impianti.

Energie da fonti rinnovabili: quanta domanda soddisfano?

Nel 2024, le energie provenienti da fonti rinnovabili hanno contribuito per il 41,2% alla copertura del fabbisogno di energia elettrica (**), con un incremento significativo rispetto al 2023 (37,1%).

Il valore in aumento registrato nel 2024 è in gran parte dovuto al contributo positivo della produzione di energia idroelettrica ed energia fotovoltaica.

Fonti citate:

L'articolo Energie green: come funzionano le centrali idroelettriche? è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia