Arriva nella Sardegna del Sud “Passi di Gusto”
Roma, 24 nov. (askanews) – Nasce nel Sud della Sardegna “Passi di Gusto”, prima edizione di un evento inedito che unisce escursionismo, degustazioni enologiche e di prodotti tipici, show-cooking e scoperta del territorio. L’iniziativa è promossa dal Cammino Minerario di Santa Barbara, itinerario di viaggio a piedi nella Sardegna sud-occidentale che mette al centro la relazione tra uomo e natura, storia e riscoperta dei siti minerari, riconvertiti in tappe di un percorso da vivere a passo libero.
L’iniziativa si inserisce in un contesto nazionale di forte crescita dell’enoturismo e del turismo del gusto. In Italia, il valore dell’enoturismo nel 2024 era pari a circa 2,9 miliardi di euro, in crescita del +16% rispetto all’anno precedente. Si stima inoltre che nel 2025 gli enoturisti italiani supereranno i 13 milioni, con oltre 20 milioni di pernottamenti legati al fenomeno.
In Passi di Gusto, il coinvolgimento del territorio del Sulcis- Iglesiente, Arburese e Guspinese sarà totale. Protagonisti saranno gli attori della filiera agroalimentare e vitivinicola: aziende, cantine, ristoratori, chef, produttori, cooperative agricole, frantoi e imprese artigiane. Ogni giornata di Passi di Gusto sarà dedicata a un prodotto specifico (carciofo spinoso, olio, vino, birra, mieli, mandorle) e prevede camminate immerse nella bellezza dei paesaggi della Sardegna, attività itineranti, degustazioni guidate e show-cooking. Gli chef che parteciperanno a Passi di Gusto sono: Damiano Carrara, Luigi Pomata, Leonildo Contis, Manuele Fanutza, Nicola Paulis.
“In Passi di Gusto la camminata è concepita come percorso esperienziale che unisce natura, gusto e scoperta del territorio, valorizzando produzioni locali tipiche della Sardegna sud-occidentale, con un forte legame al paesaggio minerario e rurale – spiega Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara – L’evoluzione dell’enoturismo e del turismo del gusto sottolinea l’importanza di iniziative come Passi di Gusto, che combinano paesaggio, prodotto, esperienza e accoglienza, valorizzando territori come il Sulcis, che ha avviato una importante riconversione in meta enogastronomica e sportiva, dove l’accoglienza e l’ospitalità sono da sempre nel dna del territorio”.
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