Le migliori regioni vinicole d’Europa da visitare questo autunno

C’è chi beve vino a cena e chi vive il vino e, quando parliamo di vivere il vino, intendiamo passare qualche giorno tra filari dorati, respirare l’odore della terra e dei grappoli maturi, assaggiare bottiglie direttamente dal produttore e brindare con il tramonto in sottofondo. L’autunno è il momento perfetto: le vigne si tingono di rosso, arancio e giallo, le temperature sono ideali per passeggiate tra i filari e ogni calice sembra avere il sapore della stagione stessa.
In Europa, i wine lovers hanno l’imbarazzo della scelta. Tra regioni famose e chicche meno conosciute, ci sono territori che conquistano per la qualità dei vini e altri che ti catturano con il paesaggio da cartolina. Secondo uno studio di Emerald Cruises, basato su recensioni Google e sentiment dei visitatori, quest’anno le top regioni vinicole d’Europa da non perdere includono veri e propri paradisi del gusto: da Bordeaux a Eger, passando per le dolci colline toscane. Pronti a preparare la valigia?
Bordeaux, Francia: il re dei rossi
Non c’è sorpresa nel trovare Bordeaux in cima alla lista. La regione del sud-ovest della Francia è un mito del vino rosso, con vigneti straordinari e châteaux che sembrano usciti da un film. Qui non si beve, si celebra: Cabernet Sauvignon e Merlot dominano la scena, regalando vini corposi, eleganti e perfetti da abbinare a un piatto di formaggi o carne rossa. Non è solo questione di gusto: Bordeaux è un’esperienza totale. Passeggiare tra le vigne, visitare cantine storiche e degustare con vista sui filari è puro godimento autunnale. Con oltre 112.000 recensioni a cinque stelle per le esperienze di tasting, il punteggio totale di 96/100 parla da solo.
Se il cuore batte per il rosso intenso, questo è il posto dove lasciarsi conquistare. Anche per chi non è esperto, l’atmosfera dei piccoli villaggi vinicoli e delle cantine affascinanti trasforma ogni bicchiere in una storia da raccontare.
Eger, Ungheria: l’Europa dell’Est che sorprende
Se Bordeaux è glamour e iconica, Eger è il colpo di scena. Nel nord dell’Ungheria, questa regione ha conquistato il secondo posto grazie ai suoi 16 tasting top-rated e al famoso Egri Bikavér, letteralmente “sangue di toro”. Non fatevi ingannare dal nome: è un blend secco, corposo e pieno di carattere, perfetto per chi ama vini decisi. Qui il fascino non sta solo nel bicchiere: le stradine medievali, i castelli e le cantine scavate nella roccia regalano un’esperienza autentica, intensa e… assolutamente instagrammabile.
Visitare Eger in autunno significa passeggiare tra foglie dorate, assaggiare vini direttamente dai produttori e scoprire un lato dell’Ungheria che pochi conoscono. È la destinazione perfetta per chi vuole uscire dai percorsi classici, sorseggiando un vino che racconta storia, cultura e tradizione.
Altri gioielli vinicoli europei da segnare in agenda
Ovviamente, non si può parlare di autunno europeo senza fare un giro tra Toscana, Rioja, Champagne e Franciacorta. Le colline toscane sono un tripudio di Sangiovese e “Super Tuscans”, mentre la Rioja spagnola regala rossi vellutati perfetti per i pranzi autunnali. La Francia non smette di stupire con lo Champagne, dove i filari scintillano come bollicine dorate sotto il sole autunnale. Franciacorta in Lombardia, poi, offre una sorprendente alternativa tutta italiana alle bollicine francesi, in scenari di rara bellezza.
Invece, per chi cerca il mare e il vino insieme, Santorini è una scelta da sogno: i vigneti vulcanici producono bianchi minerali e aromatici, da gustare con il tramonto che incendia il cielo. Douro Valley in Portogallo e Priorat in Spagna completano la lista, con vini rossi potenti e paesaggi da cartolina.
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