Malo torna negli Usa dopo 10 anni. E rinnova il team creativo e logo
Il nuovo corso di Malo inizia dagli Stati Uniti. Lo storico luxury brand di maglieria ha comunicato che, dopo quasi un decennio, è nuovamente presente sul territorio statunitense, nello specifico con una capsule pre-spring 2026 in alcuni punti vendita Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus, oltre che nel nuovo flagship digitale del brand. Parallelamente la label ha presentato a Milano le sue collezioni donna e uomo fall 2026, le prime sotto la guida di un nuovo team creativo “che ridefinisce i codici del brand con una nuova prospettiva espressiva. Insieme, queste pietre miliari segnano il pieno risveglio creativo e commerciale di Malo”, spiega una nota.

Si tratta dei primi sviluppi dopo l’acquisizione da parte di Glickman Capital, fondo di private equity americano fondato da David Glickman, imprenditore attivo nel campo della tecnologia e delle telecomunicazioni, che ha affidato a Michelle Kessler-Sanders la poltrona di CEO. “Questo nuovo capitolo per Malo è un rinnovamento rispettoso, che porta energia moderna a un brand nobile fondato sulla serietà e sulla maestria artigianale. Non inseguiamo le tendenze; stiamo perfezionando l’aspetto e la percezione del lusso senza tempo oggi”, afferma Kessler-Sanders.
La capsule ‘Archive’ pre-spring 2026 reinterpreta modelli di maglieria, punti e silhouette classici attraverso una visione moderna. La campagna è stata affidata al fotografo Nikolai von Bismarck; la direzione creativa, la nuova identità visiva, caratterizzata da un inedito logo, e la nuova piattaforma digitale sono state sviluppate in collaborazione con David Lipman e il suo Lipman Studio. La capsule ‘Archive’ è stata lanciata a livello globale il 6 novembre 2025, nelle boutique Malo, nei principali rivenditori e attraverso partner digitali selezionati in Europa e negli Usa.
L’azienda continua ad avere la sua sede a Firenze e ha aperto un ufficio e showroom a Milano, in corso Venezia, dove ospiterà la sua prima campagna vendite per la collezione pre-fall 2026, la prima ad essere completamente sviluppata dal nuovo team di design. Malo, ha dichiarato la CEO a Wwd, conta circa 175 rivenditori, principalmente boutique specializzate con sede in Europa, oltre a sette boutique monomarca, tra cui quelle italiane di Milano, Roma, Venezia e nelle località di villeggiatura di Porto Rotondo e Forte dei Marmi, nonché a Courchevel, in Francia, e a Marbella, in Spagna. Il marchio vanta una partnership già esistente con il distributore giapponese Woollen, ma il nuovo proprietario prevede un’espansione anche in Corea del Sud, dove il brand contava sette negozi nel periodo di massimo successo, all’interno di una rete di 44 boutique monomarca.
“Conosco la nostra magia. Abbiamo alcuni pilastri: siamo un marchio indipendente, possediamo le nostre due fabbriche in Italia, siamo un brand con la maglieria nel nostro dna e la nostra offerta sarà, in ogni caso, probabilmente composta per circa il 65% da maglieria e per il restante 35% dal resto” ha spiegato la manager dichiarando che il prezzo medio degli indumenti sarà 800 euro.
Prima di essere acquisto da Glickman Capital, Malo era passato nel 2018 alla società italiana Finplace 2 che aveva rilevato il brand ponendo fine all’esercizio provvisorio che il Tribunale di Firenze aveva affidato alla guida del curatore fallimentare Daniele Fico, mettendo sul piatto un’offerta, unica in gara, da 9 milioni e 920mila euro (20mila più della base d’asta). Dal 2014 la griffe era stata gestita per alcuni anni dal fondo internazionale Quadro Capital Partners, gestione finita con la dichiarazione di fallimento. Nei quattro anni precedenti Malo aveva fatto capo a Evanthe (Gruppo Italiano Exa) e prima ancora, per 11 anni, era stata sotto l’egida di Ittierre.
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