Meno controlli e taglio dei costi amministrativi, semaforo verde per la semplificazione della PAC

Novembre 12, 2025 - 06:00
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Meno controlli e taglio dei costi amministrativi, semaforo verde per la semplificazione della PAC

Bruxelles – Prosegue il percorso di sfoltimento normativo intrapreso con decisione a Bruxelles: ieri (10 novembre), in tarda serata, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Ue hanno raggiunto l’accordo sulla proposta di semplificazione della politica agricola comune (PAC), messa sul tavolo dalla Commissione europea la scorsa primavera. Meno controlli, taglio dei costi amministrativi, flessibilità sui requisiti ambientali: secondo le stime dell’esecutivo UE, gli agricoltori dei 27 Paesi membri potranno risparmiare 1,6 miliardi di euro all’anno.

L’obiettivo è quello di rafforzare la competitività dell’agricoltura europea, riducendo gli oneri amministrativi, incoraggiando l’innovazione e aumentando la produttività. “Oggi abbiamo compiuto un grande passo avanti per mantenere la nostra promessa di semplificare le norme agricole dell’UE”, ha commentato Marie Bjerre, ministra degli Affari europei della Danimarca, che detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’UE. “Una delle priorità della presidenza danese – ha aggiunto – è stata quella di ridurre il lavoro extra e eliminare le norme inutili per gli agricoltori e gli Stati membri”.

L’accordo provvisorio sul pacchetto di semplificazione ‘Omnibus III’ – che dovrà ora essere formalizzato dalle due istituzioni – mantiene l’orientamento generale della proposta della Commissione. Alleggerisce gli oneri amministrativi per agricoltori e amministrazioni, aumenta i pagamenti ai piccoli agricoltori e semplifica le norme sulla condizionalità, in particolare per le aziende agricole biologiche, riduce i controlli in loco ed elimina l’approvazione annuale dei risultati.

Passa il principio dell’unicità dei controlli, in base al quale gli agricoltori non dovrebbero essere sottoposti a più di un controllo ufficiale in loco in un dato anno. Inoltre, i negoziatori del Consiglio dell’UE e dell’Eurocamera hanno inserito maggiori flessibilità per gli Stati membri nel decidere in che misura le aziende agricole parzialmente biologiche possano essere considerate conformi a determinati standard ambientali, le cosiddette GAEC (buone condizioni agronomiche e ambientali). Gli agricoltori certificati come biologici saranno invece considerati automaticamente conformi a quei requisiti.

Parallelamente, Bruxelles ha previsto maggiori forme di sostegno per piccoli agricoltori e per chi viene colpito da calamità naturali. Gli Stati membri potranno erogare pagamenti di emergenza agli agricoltori colpiti da eventi climatici avversi, mentre i piccoli agricoltori potranno beneficiare di pagamenti annuali fino a un massimo di 3 mila euro e avranno a disposizione un nuovo pagamento una tantum per lo sviluppo delle imprese fino a 75 mila euro.

Secondo il relatore per il Parlamento europeo, il socialista portoghese André Rodrigues, questa revisione renderà la PAC “più equa, più chiara e più vicina alle persone che lavorano la terra ogni giorno”. Si tratta di oltre nove milioni di agricoltori in tutta Europa. La semplificazione normativa e gli orientamenti ambientali “più chiari” faranno sì che “le buone pratiche siano incoraggiate anziché penalizzate dalla confusione o dalla burocrazia”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia