Mercoledì della settimana della X Domenica dopo Pentecoste

ALL’INGRESSO
Il Signore gli ha concesso il dono della parola
in mezzo alla sua Chiesa.
Lo ha ricolmato di sapienza,
lo ha rivestito di gloria.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che hai suscitato nella Chiesa san Bernardo abate quale lampada che arde e risplende, fa’ che per sua intercessione camminiamo sempre con rinnovato fervore di spirito, come figli della luce. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA 1Re 11, 1-13
Lettura del primo libro dei Re
In quei giorni. Il re Salomone amò molte donne straniere, oltre la figlia del faraone: moabite, ammonite, edomite, sidònie e ittite, provenienti dai popoli di cui aveva detto il Signore agli Israeliti: «Non andate da loro ed essi non vengano da voi, perché certo faranno deviare i vostri cuori dietro i loro dèi». Salomone si legò a loro per amore. Aveva settecento principesse per mogli e trecento concubine; le sue donne gli fecero deviare il cuore. Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidone, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre. Salomone costruì un’altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti. Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi. Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva deviato il suo cuore dal Signore, Dio d’Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva comandato di non seguire altri dèi, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore. Allora disse a Salomone: «Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né le leggi che ti avevo dato, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo servo. Tuttavia non lo farò durante la tua vita, per amore di Davide, tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto».
SALMO Sal 88 (89)
Il tuo amore, o Dio, rimane per sempre.
I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra i figli degli dèi?
Chi è come te, Signore, Dio degli eserciti?
Potente Signore, la tua fedeltà ti circonda. R
«Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge
e non seguiranno i miei decreti,
se violeranno i miei statuti
e non osserveranno i miei comandi,
punirò con la verga la loro ribellione
e con flagelli la loro colpa. R
Ma non annullerò il mio amore
e alla mia fedeltà non verrò mai meno.
Non profanerò la mia alleanza,
non muterò la mia promessa.
Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre:
certo non mentirò a Davide». R
VANGELO Lc 11, 31-36
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva alle folle: «Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona. Nessuno accende una lampada e poi la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candelabro, perché chi entra veda la luce. La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. Se dunque il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, sarà tutto nella luce, come quando la lampada ti illumina con il suo fulgore».
DOPO IL VANGELO
I saggi rifulgeranno
come lo splendore del firmamento;
coloro che insegneranno a molti la giustizia
brilleranno come stelle per sempre.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Infondi nei nostri cuori vero amore per te, o Padre; interceda san Bernardo con i suoi meriti e le sue preghiere e ci ottenga l’effusione della tua grazia.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Ti offriamo, o Dio, questo sacrificio, fonte di unità e di pace, nel ricordo del santo abate Bernardo, che si adoperò instancabile con la parola e con l’azione a favorire la concordia della Chiesa.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Cristo Signore nostro proclamò e volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città sulla cima della montagna alla vista di tutti gli uomini. Al servizio di questo progetto d’amore tu hai suscitato san Bernardo e lo hai arricchito con i doni dell’intelligenza e della sapienza, perché fosse sul lucerniere della Chiesa una lampada di vivo fulgore da cui tutti venissero illuminati e riconoscessero la tua gloria.
Ammaestràti dalla sua dottrina e dal suo esempio, con animo grato e devoto ora ci uniamo ai cori celesti per elevarti, o Padre, l’inno di lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
I popoli proclamino la sapienza dei santi
e la Chiesa ne celebri le lodi.
ALLA COMUNIONE
«Chi segue me
non camminerà nelle tenebre – dice il Signore –,
ma avrà la luce della vita».
DOPO LA COMUNIONE
Il pane di vita eterna, ricevuto nella festa di san Bernardo, ci rianimi e ci rinnovi, o Dio forte e santo, e lo stesso amore, che soavemente infiammò questo tuo servo fedele, ci porti all’intima comunione con il tuo Verbo fatto uomo.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
Qual è la tua reazione?






