Obbligo verifica età su oltre 40 siti porno da oggi, ma cosa cambia davvero?
Da oggi, 12 novembre, scatta, almeno in teoria, l’obbligo di verifica dell’età su più di 40 siti porno per gli utenti che si connettono dall’Italia: il provvedimento riguarda alcuni dei siti più popolari e famosi in questo periodo, tra cui OnlyFans, PornHub, Redtube e Xvideos. Il provvedimento è stato preso dall’AGCOM e dal governo per ridurre la diffusione della pornografia tra i minorenni.
DOPPIO ANONIMATO
Il sistema si basa sul concetto cosiddetto del doppio anonimato, sfruttando un ente certificato di terze parti: l’ente sa chi è l’utente che vuole verificare l’età, ma non sa perché, mentre il sito di destinazione sa che l’utente è maggiorenne, ma non sa chi è.
Sistemi come questi sono già collaudati da parecchio tempo, spesso proprio dagli stessi siti, che sono stati obbligati a introdurre restrizioni del genere in altri mercati. Verosimilmente la maggior parte di essi userà Yoti, che è un po’ lo standard d’eccellenza del settore. La piattaforma ha diversi sistemi a disposizione per verificare l’età, come per esempio l’analisi di un selfie tramite AI o l’upload di un documento. Yoti immagazzina i dati degli utenti che vogliono verificarsi su un server nel Regno Unito, e li elimina non appena la procedura, che richiede pochi istanti, è completata. Se la procedura si interrompe per qualsiasi ragione, i dati rimangono sui server per un massimo di 24 ore.
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