OpenAI respinge le accuse: ChatGPT non è colpevole del suicidio del giovane Adam Raine

OpenAI respinge la responsabilità per la morte di un minore, sostenendo l'uso improprio di ChatGPT e la presenza di sistemi di tutela.
L’ondata di cause contro OpenAI ha portato la società di Sam Altman a rispondere in via ufficiale. Lo sviluppatore di ChatGPT, infatti, ha depositato la prima risposta ufficiale alla famiglia di Adam Raine, il sedicenne che secondo l’accusa avrebbe usato il chatbot come vero e proprio “assistente per il suicidio”.
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