Per una skincare ultra personalizzata e super efficace
Non c’è nulla come un abito couture, cucito su misura per accarezzare a abbracciare alla perfezione ogni centimetro del corpo. Come nulla può superare la resa di un capo tailor made, allo stesso modo non c’è nulla che possa battere una skincare su misura. E il segreto di una routine che si adatta alle esigenze della pelle è il serum layering. Ovvero, la stratificazione dei sieri viso.
Quella che non è una soluzione per principianti, stratificare la skincare, è un’arte che si può imparare a padroneggiare per ottenere la pelle dei propri sogni. O quasi. Perché oltre a saper come mixare gli ingredienti, è importante anche riuscire a capire i segnali che la pelle ci manda. E quando le esigenze cambiano, è importante avere la risposta pronta con il siero giusto.
Serum layering: come stratificare i sieri

Foto IPA
Quando si parla di serum layering bisogna fare attenzione a due aspetti fondamentali. Il primo riguarda una conoscenza di base degli ingredienti di skincare, per sapere quali principi attivi si possono mischiare nella routine senza problemi.
Il secondo aspetto, altrettanto fondamentale, riguarda invece sapere come scegliere le consistenze e le texture dei sieri, in modo da sovrapporle nel modo corretto.
Chi fa skincare coreana è sicuramente avvantaggiato, perché ha famigliarizzato con la teoria di base che permette di sovrapporre più prodotti di skincare senza vanificarne l’efficacia.
Serum layering in base alla texture
Questo è il concetto più semplice da imparare. Prima le texture più sottili e, in successione, quelle più dense e corpose, fino agli oli che sono l’ultimo step.
Un altro aspetto molto importante è quello di far assorbire bene ogni prodotto prima di applicare il successivo. Se le formule non sono compatibili, si rischia non solo che l’ingrediente non penetri (e quindi risulti inefficace), ma anche di rovinare la base che, inevitabilmente, andrà a sfaldarsi facendo pilling.
Quanti sieri posso stratificare insieme? L’ordine giusto
I sieri mono ingrediente sono perfetti per fare serum layering e creare ogni volta una skincare routine su misura. In questo caso è importante osservare la propria pelle per capire di cosa ha davvero bisogno e usare i principi attivi che meglio rispondono a queste esigenze.
A tal proposito è importante stabilire un ordine di priorità, perché il massimo di sieri che si possono sovrapporre sono 3, altrimenti si rischia di sovraccaricare la pelle. Ma niente paura, ci sono due routine al giorno e quattordici routine in una settimana.
Di solito la skincare routine da giorno serve a idratare e proteggere la pelle dai danni ossidativi, mentre la routine serale è più focalizzata sul riparare i danni e prevenire l’invecchiamento. Ma non ogni routine deve essere uguale e ripetitiva: questa tendenza di sovrapporre i sieri è la quintessenza dello skin cycling.
Quali sieri usare per fare serum layering
La scelta dei sieri è fondamentale e i mono ingrediente – o skin booster – sono perfetti per la stratificazione. Anche perché i sieri con formule più complesse potrebbero creare problemi se non si maneggiano con cura.
Tutte le formule in commercio sono sicure per la pelle (non come i sistemi di sicurezza del Louvre, per intenderci), ma è come si maneggiano che fa la differenza. E più una formula è complessa, meno si presta a mix & match con altri ingredienti.
Le regole base per stratificare i sieri in sicurezza
Il discorso ingredienti e principi attivi è fondamentale per un serum layering efficace e che non irriti la pelle.
Un esempio di serum layering giorno potrebbe essere siero alla vitamina c antiossidante, per difendere la pelle dagli attacchi esterni, a seguire siero all’acido ialuronico, per idratare e rimpolpare e, infine, un siero lenitivo per le pelli sensibili o sensibilizzate.
La sera invece, ci si concentra più su un mix antiage e riparatore. Dopo l’esfoliazione, che a seconda della pelle si può fare 2 o 3 volte la settimana, bisogna quindi evitare tutti gli ingredienti attivi e potenzialmente irritanti, preferendo acido ialuronico e niacinamide. Poi, le sere in cui non si usa un acido esfoliante, ad acido ialuronico e niacinamide si può aggiungere il retinolo. Il siero antirughe per eccellenza. Se invece la pelle mostra delle impurità, meglio preferire l’acido salicilico.
Quali attivi non vanno mai mischiati insieme?
Il bello di avere più sieri a disposizione è che si possono utilizzare in base alla necessità per creare ogni sera una skincare su misura. L’importante è non mischiare mai alfa e beta idrossiacidi tra loro, ma nemmeno con vitamina c (acido ascorbico) e retinolo (vitamina A).
Gli ingredienti jolly invece, che si possono inserire in ogni routine senza problemi, sono l’acido ialuronico – idratante e rimpolpante – e la niacinamide – che regola il sebo e perfeziona e uniforma l’incarnato.
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