Piacenza, riunita la cabina di regia provinciale sulla Psa

Roma, 2 ott. (askanews) – Migliora la situazione della Psa nel piacentino ma si registrano alcune criticità, come un ritardo nelle attività di rilevamento e nella ricerca attiva delle carcasse di cinghiali, elemento considerato decisivo per contenere la diffusione del virus e per poter documentare alla Commissione europea l’effettiva azione di bonifica dei territori. E’ quanto emersa stamattina nel corso della riunione della cabina di regia per fare il punto sulla diffusione della Peste Suina Africana (PSA) nel territorio provinciale.
Per Confagricoltura Piacenza hanno partecipato il presidente Umberto Gorra, il presidente della Federazione nazionale carni suine di Confagricoltura Rudy Milani e la presidente piacentina della Sezione di prodotto carni bovine e suine Giovanna Parmigiani. Durante i lavori, il Commissario straordinario alla PSA Giovanni Filippini ha illustrato i risultati positivi emersi dall’audit della Commissione europea, svolto a settembre, sottolineando appunto alcune criticità specifiche per il territorio piacentino.
La strategia commissariale e il lavoro di squadra hanno portato comunque a positivi riscontri tant’è che Villanova e Monticelli, nella nuova definizione delle zone di restrizione, sono tornati in Zona indenne. Calendasco, che era in ZR II è stato riclassificato in Zona 1 come una parte del territorio comunale di Piacenza. Eppure sulle nostre colline permane la Zona III.
La ricerca attiva delle carcasse è indicata come leva fondamentale per ridurre la pressione epidemiologica e per ottenere, da parte della Commissione europea, un riconoscimento del passaggio a zone di minore rischio.
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