Recensione Dreame C1 Station: vetri perfetti anche dove non potreste arrivare
Avere tantissima luce naturale in casa è sicuramente un bel plus, anche e soprattutto per la bolletta che scende drasticamente. Il contro, personalmente, è che nell'appartamento che ho scelto a Milano ci sono delle finestre enormi e spesso difficili da pulire. Parliamo di una colonna intera con un totale di otto finestre quadrate, alte 1 metro ciascuna. La casa si sviluppa su due piani, con le finestre superiori quasi impossibili da aprire e, quindi, anche da pulire. Con una scala, chiaramente, tutto diventerebbe più facile, ma averne una così alta richiederebbe anche uno spazio dove stoccarla e, essendo in affitto, il tutto diventa molto complicato.
Dopo aver assistito a miriadi di presentazioni di robot lavavetri, ho deciso di provarne uno e abbiamo contattato Dreame che ci ha fornito un Dreame C1 Station da provare (ma questa recensione è comunque indipendente). Perché questa "station"? E in che modo un robot lavavetri può migliorare la mia situazione?
Sono domande lecite. Alla prima posso rispondere che è uno dei prodotti più completi e di fascia medio-alta; quindi, già da questa prova possiamo capire l'efficacia di soluzioni simili. La seconda domanda, invece, me la sono posta io in primis, poiché tutti e otto i blocchi delle mie finestre sono scollegati, quindi per un robot "a ventosa" non c'è modo di passare da un vetro all'altro senza che sia io a spostarlo.
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