Sempre più spesso gli animali si ammalano di malattie croniche (le nostre)

Novembre 18, 2025 - 16:00
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Sempre più spesso gli animali si ammalano di malattie croniche (le nostre)
Malattie croniche che somigliano in modo inquietante a quelle che colpiscono l'uomo sono in aumento tra gli animali domestici, quelli da allevamento, tra le creature selvatiche e gli animali marini. Lo rileva uno studio pubblicato su Risk Analysis, che mette in luce un aspetto importante: spesso, i fattori alla base di queste patologie sono gli stessi per l'uomo e per gli (altri) animali.. Non più solo infezioni. Nel lavoro Antonia Mataragka, dell'Università dell'Agricoltura di Atene, ricorda che le malattie croniche sono in aumento nel mondo animale: partendo dall'esempio a noi più vicino, il 50%-60% dei cani e dei gatti domestici è sovrappeso, un fattore che sta determinando un aumento crescente dei casi di diabete felino. Spostandoci agli animali da allevamento, il 30%-40% delle mucche soffre di chetosi, una condizione determinata da un insufficiente apporto energetico della dieta, mentre il 20% dei suini negli allevamenti intensivi ha una forma di osteoartrite (una malattia delle articolazioni) dovuta all'accrescimento troppo rapido. Intanto, pesci e altri animali marini esposti ad acque inquinate corrono un rischio aumentato anche del 25% di sviluppare tumori al fegato, ma tra le creature acquatiche - a bagno nella plastica che riversiamo in fiumi e mari - sono in aumento anche tumori gastrointestinali e cardiomiopatie.. La salute di ambiente, umani e animali è collegata. La parte più interessante riguarda le cause di questa strana "antropizzazione" dei malanni. Che sono, da un lato, legate alla genetica, cioè al modo in cui abbiamo, nel tempo, selezionato tipologie animali più vicine alle nostre esigenze (come animali domestici dall'aspetto più gradevole o capi d'allevamento più facili da allevare), ma più vulnerabili ad alcune patologie, come certe forme di cardiopatie nei cani.. Al problema contribuiscono poi fattori più visibili, come una cattiva alimentazione o l'eccessiva sedentarietà dei nostri animali, o ancora, fattori di stress legati allo sfruttamento di alcune specie che mettiamo sotto pressione per ragioni egoistiche di consumo alimentare.. Infine, allargando ancora lo sguardo, ci sono cause legate all'impatto delle attività umane sugli ecosistemi. Urbanizzazione, conversione del suolo, cambiamenti climatici, inquinamento, perdita di biodiversità causano un aumento delle condizioni citate: per esempio, l'inquinamento chimico e atmosferico influenzano la funzionalità endocrina negli uccelli e nei mammiferi che abitano vicino a noi. E nelle città, le alte temperature e lo smog favoriscono i disturbi metabolici negli animali da compagnia.. Sotto lo stesso cielo. Lo studio ci ricorda quanto la salute dell'ambiente, delle persone e degli animali siano in stretta connessione, e come il saper riconoscere le cause comuni di queste malattie possa portare beneficio a tutte e tre le sfere, che esistono solo in relazione le une con le altre e non in maniera isolata. È l'approccio One Health, che la pandemia di covid ci ha mostrato in tutta la sua urgenza..

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Redazione Redazione Eventi e News