Snapchat, Youtube, Google e Apple osservati speciali di Bruxelles sulla tutela dei minori

Ottobre 11, 2025 - 21:00
 0
Snapchat, Youtube, Google e Apple osservati speciali di Bruxelles sulla tutela dei minori

Bruxelles – La Commissione europea avanza nell’applicazione del regolamento europeo sui servizi digitali (DSA). La vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica Henna Virkkunen, ha annunciato oggi, 10 ottobre, l’inizio di una serie di procedure per dare attuazione alle nuove regole digitali. L’organo esecutivo Ue ha chiesto a Snapchat, YouTube, Apple e Google di fornire informazioni sui loro sistemi di verifica dell’età, per capire se queste aziende operano in conformità al DSA nell’ambito della tutela dei minori.

I rischi per i minori

A Snapchat la Commissione ha chiesto di fornire informazioni su come impedisce ai minori di 13 anni di accedere ai suoi servizi: aspetto tra l’altro vietato dai termini di servizio della stessa piattaforma. Da YouTube, l’organo Ue sta cercando di ottenere dettagli sul sistema di raccomandazione dei contenuti. Per quanto riguarda Apple con il suo App Store e Google Play, l’attenzione comunitaria è rivolta a ridurre il rischio per i minori di acquistare applicazioni illegali o dannose.

La scelta di prendere di mira, per ora, solo queste piattaforme è stata chiarita dal portavoce della Commissione europea Thomas Regnier: “La metà dei bambini di undici anni in Francia usa tutti i giorni YouTube e le regole le detta la piattaforma nei suoi Termini & Condizioni. Lo stesso accade per Snapchat e per le applicazioni vendute su App Store e Google Play. Quindi sosteniamo che sia a loro a cui dobbiamo fare riferimento per rendere più sicuro il web”.

I rischi per i minori sono diversi e Regnier li elenca: “Quando i bambini sono su Snapchat possono comprare sigarette elettroniche e droghe. Su YouTube, possono vedere contenuti dannosi. Quando vanno sull’App Store possono scaricare applicazioni per gioco d’azzardo o pornografia. Questo è un grave problema che dobbiamo affrontare”.

Proprio in quest’ottica, la Commissione aveva presentato nel 2020, il regolamento europeo (DSA) con l’obiettivo di rendere più sicuro l’ambiente digitale. La legge prevede, per gli under 18, la configurazione di account privati di default, raccomandazioni di contenuti differenziate, divieto di download o screenshot di contenuti sui minori, verifica dell’età e disattivazione di funzioni che favoriscono l’uso eccessivo. Per rendere sicuro il web, bisogna però comprendere chi sta utilizzando il dispositivo. Per questo, un punto cardine sono i sistemi di verifica dell’età.

La verifica dell’età

Henna Virkkunen ha di recente presentato la seconda versione dello strumento europeo per la verifica dell’età, il cui sviluppo necessario per la creazione di un’infrastruttura digitale “sicura e trasparente”, come da volontà della vicepresidente esecutiva. L’iniziativa è affidata al consorzio svedese-tedesco T-Scy e consente l’uso di passaporti o carte d’identità per generare una prova anagrafica attendibile. L’idea è quella di utilizzare lo stesso metodo dei portafogli di identità digitale, ora muniti di documenti digitali veri e propri, come carta d’identità e patente. Del test pilota fa parte anche l’Italia, con la sua applicazione IO.

Secondo quanto assicurato dalla Commissione, la procedura che verrà sviluppata tutelerà la privacy. Gli utenti maggiorenni potranno dimostrare la loro identità quando accedono a contenuti per adulti, senza rilasciare alcuna informazione oltre l’età. Il processo impedirebbe qualsiasi forma di tracciamento, visto che l’età, una volta verificata, non sarebbe più richiesta e consentirebbe la navigazione libera su siti analoghi.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia