Sotto cieli incantati: l’aurora boreale in Italia illumina la notte nel 2025
Un fenomeno atmosferico straordinario sta catturando gli sguardi tra gli appassionati di astronomia e gli amanti della natura: il ritorno dell’aurora boreale in Italia. Non si tratta semplicemente di un’aurora come tante, bensì di un evento innescato da una tempesta geomagnetica di grande intensità, definita dagli esperti “CME cannibale”.
L’aurora boreale in Italia, un evento piuttosto raro, è reso possibile da un mix di attività solare intensa, assenza di ostacoli locali e condizioni notturne. Per ammirarla bisogna però trovarsi in una zona favorevole e il cielo deve cooperare. Alzando gli occhi, anche in Italia: l’universo oggi potrebbe regalare un momento indimenticabile.
Cos’è la “CME cannibale” e come è arrivata in Italia
Il motore di tutto è una serie di espulsioni di massa coronale (CME) partite dal Sole nei giorni scorsi – il 9 e il 10 novembre – in particolare dalla regione solare definita AR 4274, una zona particolarmente instabile.
Due flussi sovrapposti — la seconda CME più veloce della prima — hanno creato una fusione che viene denominata “CME cannibale”: la nube magnetica risultante è quindi più densa, più veloce e impegnativa per la magnetosfera terrestre.
Questo intenso afflusso di particelle cariche ha generato una tempesta geomagnetica classificata al livello G4 (“Severa”), secondo l’agenzia americana National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).
E quando una tempesta di tale potenza colpisce la Terra, l’ovale aurorale – normalmente confinato alle regioni polari – può estendersi verso zone più meridionali. Ecco perché l’Italia ha la possibilità di assistere a questo spettacolo.
Nelle prime ore della notte tra l’11 e il 12 novembre 2025 sono già stati segnalati avvistamenti di luci viola, rosa e fucsia lungo l’arco alpino e in altre regioni del nord ma anche in Sardegna.
Naturalmente, oltre alla spettacolarità visiva, questi fenomeni di tempesta (categoria G3 o G4) vanno tenuti d’occhio anche per le possibili ripercussioni sulle comunicazioni satellitari, sui segnali GPS e sulle reti elettriche.
Dove e quando osservare l’aurora boreale
L’evento potrebbe essere visibile anche nella notte tra il 12 e il 13 novembre. Se l’obiettivo è godersi lo spettacolo dell’aurora boreale, ci sono alcune condizioni — e suggerimenti — fondamentali. In Italia le occasioni più favorevoli sono concentrate tra le 21:00 e le 01:00, con un picco atteso nelle ore notturne, soprattutto in zone tranquille e lontane dall’inquinamento luminoso – come le zone rurali.
Le regioni del nord Italia – come Piemonte, Trentino‑Alto Adige e l’area alpina – risultano le più indicate per l’osservazione, in quanto più vicine alle latitudini dove l’ovale aurorale potrebbe spingersi.
Tuttavia anche alcune aree centrali e meridionali dell’Italia non sono escluse a priori: se il cielo è sereno e l’orario giusto, è alto il potenziale di visibilità anche più a sud.
Ecco alcuni consigli pratici:
- scegliere un luogo con poca luce artificiale (montagna, collina, campagna),
- arrivare presto e puntare lo sguardo verso nord, dove il fenomeno potrebbe presentarsi,
- prepararsi con abbigliamento caldo e magari treppiede fotografico se si vuole immortalare lo spettacolo,
- tenere d’occhio l’andamento del cielo: anche se la visibilità non è garantita, le probabilità sono elevate dato il livello della tempesta in corso,
- consultare una delle app che riporta l’indice Kp (misura della turbolenza magnetica) per monitorare la possibilità di ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale anche in Italia.

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