Termostati Nest, una speranza open-source per riportare online i vecchi modelli

Novembre 4, 2025 - 12:30
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In questi giorni si sta parlando molto di obsolescenza programmata, soprattutto in caso di prodotti smart home che fanno affidamento sui servizi cloud per funzionare. Sia gli acquirenti dei robot aspirapolvere Neato sia quelli dei termostati intelligenti Nest meno recenti stanno imparando una dura lezione, a cui dovremmo prestare attenzione tutti quanti - quando i server cloud si spengono, vuoi perché l’azienda fallisce o perché semplicemente si decide che non conviene più tenerli accesi, dispositivi e prodotti ancora perfettamente validi e funzionanti diventano molto, molto più limitati.

Nel caso dei termostati Nest, un po’ di speranza c’è, e proviene dalla community. Nelle scorse settimane ha preso vita un progetto, guidato dallo sviluppatore indipendente Cody Kociemba, di sostanzialmente sviluppare firmware alternativi per i termostati con l’obiettivo di riportarli online. Il programma è stato ora presentato ufficialmente al pubblico tramite il sito No Longer Evil, un chiaro richiamo al vecchio motto di Google, “Don’t Be Evil”, abbandonato da tempo, sia a livello formale sia a livello etico (o almeno questo è ciò che implica il progetto).

In concreto si tratta di flashare un bootloader e un kernel alternativo sui termostati, che permettono ai dispositivi di dialogare con un nuovo server, quello di No Longer Evil, invece di quello di Google. A quel punto all’utente basta creare un account per sfruttare un’interfaccia Web, che può essere “installata” su qualsiasi dispositivo sotto forma di PWA (Progressive Web App), e che può controllare i termostati.


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Redazione Redazione Eventi e News