Vittorio Grilli e Alessandro Melzi d’Eril verso la guida di Mediobanca: ecco chi sono

Vittorio Grilli, ex ministro dell’Economia, diventerà probabilmente presidente di Mediobanca dopo l’assemblea del 28 ottobre. Mentre Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding e Anima Sgr, sarà l’ad. Mps, nuovo azionista di maggioranza, ha approvato la lista dei candidati per il rinnovo del cda.
Chi Vittorio Grilli
Nato a Milano nel 1957, nella sua carriera Grilli si è diviso tra la ricerca, il ministero dell’Economia e le banche d’investimento. Laurea alla Bocconi, master e dottorato all’Università di Rochester, nello stato di New York, è stato ricercatore a Yale tra il 1986 e il 1990 e al Birkbeck College dell’Università di Londra tra il 1990 e il 1994. Nel ’94 Mario Draghi, all’epoca direttore generale del Tesoro, lo volle al ministero come capo della direzione per le privatizzazioni.
La prima escursione nelle banche è arrivata nel 2000, con il passaggio a Credit Suisse. È durata poco: nel 2002 Grilli è tornato al ministero come ragioniere generale dello Stato. Tra il 2005 e il 2011 è stato direttore generale al dipartimento del Tesoro del ministero dell’Economia, sotto tre ministri (Domenico Siniscalco, Tommaso Padoa-Schoppa e Giulio Tremonti) e tre governi di diverse aree politiche (Berlusconi III, Prodi II e Berlusconi IV). Nel 2011 la nomina a viceministro dell’Economia da parte di Mario Monti, l’anno dopo quella a ministro.
Nel 2014 è tornato al settore privato, come presidente corporate & investiment bank per Europa, Medio Oriente e Africa di Jp Morgan. Veste nella quale ha schierato il gigante americano al fianco di Mps nell’operazione Mediobanca.
Amante del golf, è stato anche al centro di una storica sentenza della Corte di Cassazione, legata al suo divorzio dalla prima moglie, Lisa Caryl Lowenstein: nel 2017, con la cosiddetta ‘sentenza Grilli’, la Corte sancì per la prima volta il principio per cui, nella determinazione dell’assegno di mantenimento dell’ex coniuge, deve essere garantita solo l’autosufficienza economica, e non più il mantenimento del precedente tenore di vita.
Chi è Alessandro Melzi d’Eril
Melzi d’Eril è stato scelto dopo che per alcuni giorni il nome più gettonato è stato quello di Riccardo Mulone, amministratore delegato di Ubs Italia (fonti citate dall’Adnkronos hanno detto che “il suo profilo viene ritenuto troppo oneroso”).
Anche lui bocconiano, dal 2004 al 2011 Melzi d’Eril è stato investment director di Clessidra, uno dei principali fondi di private equity. In quella veste ha curato, tra l’altro, l’acquisizione di Prima, società di gestione controllata all’epoca da Mps. Fu il primo passo del progetto che avrebbe dato vita all’attuale Anima, cresciuta fino a diventare uno dei principali gruppi del risparmio gestito in Italia. È entrato poi in Anima nel 2011, come direttore finanziario. Dopo tre anni da direttore generale, tra il 2017 e il 2020, è diventato amministratore delegato. Oggi la società ha in gestione più di 200 miliardi di euro.
Melzi d’Eril, ha scritto Borsa Italiana, è stato scelto perché, visti i trascorsi in Anima, sarebbe la figura adatta a guidare le attività di wealth management, uno dei business fondamentali di Mediobanca.
L’articolo Vittorio Grilli e Alessandro Melzi d’Eril verso la guida di Mediobanca: ecco chi sono è tratto da Forbes Italia.
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