X (Twitter), il nuovo sistema di gestione dei link genera traffico fittizio (e polemiche)
Come vi abbiamo raccontato negli scorsi giorni, X, la piattaforma social nota un tempo come Twitter e ora di proprietà di Elon Musk, ha avviato i test su iOS di un nuovo modo di gestire i link a siti esterni, tale per cui l’utente rimane formalmente nell’app di X stessa; a quanto pare, però, sta sollevando polemiche nel mondo del digital marketing: diverse piattaforme, tra cui Substack e Bluesky, hanno registrato un picco improvviso di visite "false". A quanto pare il problema è che il browser in-app di X effettua una sorta di precaricamento delle pagine di destinazione dei link contenuti in un tweet anche prima che l’utente le apra.
Il nuovo sistema consente di interagire con un post con i soliti mezzi, per esempio mettendo like, rispondendo o condividendolo, mentre la pagina esterna si carica in background. In passato, invece, l’apertura di un link corrispondeva al sostanziale abbandono da parte dell'utente del tweet, con conseguenze negative per l’engagement. Il problema è che questo sistema altera le metriche delle piattaforme di destinazione: genera falsi click, sovrastima il traffico e confonde inserzionisti e creator.
Chris Best, CEO di Substack, ha ammesso che l’iniziale entusiasmo per l’aumento di traffico si è presto smorzato, scoprendo che gran parte del boost era fittizio. Anche Bluesky segnala che il sistema ha alterato molti dei suoi dati analitici, in particolare quelli sugli utenti attivi giornalieri senza account. Non è certo la prima volta che un test altera in modo significativo le metriche di piattaforme esterne, anzi, per molti dei protagonisti questo è semplicemente l’ennesimo esempio.
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