30 beluga rischiano la morte in silenzio: vogliono sopprimerli e il motivo è assurdo

Ottobre 11, 2025 - 20:30
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30 beluga rischiano la morte in silenzio: vogliono sopprimerli e il motivo è assurdo

In Canada 30 beluga rischiano la morte in silenzio: vietato il trasferimento in Cina, e ora il parco Marineland dice di non avere più soldi per nutrirli

Un parco marino in Canada, Marineland, è oggi al centro di una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica internazionale. Dopo decenni di spettacoli con orche, delfini e beluga, la struttura è stata chiusa a causa di inchieste e denunce per maltrattamenti.

Beluga in una piscina
30 beluga rischiano la morte in silenzio: vogliono sopprimerli e il motivo è assurdo – amoreaquattrozampe.it

Ora, però, rischia di compiere un gesto ancora più drammatico: sopprimere 30 beluga perché il governo canadese ha vietato il loro trasferimento in Cina e negato un aiuto economico per mantenerli. Marineland, situato in Ontario, è stato per anni una delle principali attrazioni turistiche del Nord America. Dietro l’immagine di un parco dedicato alla famiglia, però, si celava un sistema di sofferenza e sfruttamento animale.

Gli spettacoli con i cetacei attiravano migliaia di visitatori, ma le condizioni di vita degli animali erano tutt’altro che naturali. Nel 2024, dopo indagini e sanzioni, il parco ha chiuso definitivamente. Da allora è rimasto in un limbo, con enormi debiti e decine di animali da mantenere senza alcuna fonte di entrate.

Il governo canadese dice no: perché il trasferimento in Cina è stato vietato?

Prima dell’annuncio shock, Marineland aveva proposto di trasferire i 30 beluga in Cina, nel delfinario di Zhuhai. La ministra dell’Industria ittica, Joanne Thompson, ha però rifiutato la richiesta, sostenendo che il trasferimento non avrebbe migliorato le condizioni di vita degli animali. I beluga sarebbero infatti rimasti prigionieri in un’altra struttura simile, con le stesse criticità etiche.

Mano che sfiora un Beluga
Il governo canadese dice no: perché il trasferimento in Cina è stato vietato? – amoreaquattrozampe.it

Dopo il rifiuto, la direzione del parco ha scritto una lettera al governo canadese chiedendo un sostegno finanziario, dichiarando di non avere più fondi per il mantenimento dei cetacei. Nella stessa comunicazione, Marineland ha minacciato che, in assenza di risposte positive entro il 7 ottobre, sarebbe stata “costretta” a sopprimere i beluga. La risposta della ministra è arrivata: nessun finanziamento pubblico, poiché si tratta di una responsabilità diretta del parco. Tuttavia, il governo si è detto disponibile a valutare nuove proposte di trasferimento, purché garantiscano un reale miglioramento del benessere animale.

Dietro questa vicenda si nasconde un tema molto più profondo: il destino degli animali nati e cresciuti in cattività. Liberarli in natura è quasi impossibile, perché non saprebbero sopravvivere. Trasferirli in altre strutture, invece, significa solo spostare il problema. Marineland e i suoi 30 beluga rappresentano così un simbolo drammatico del fallimento di un intero modello di intrattenimento.

Marineland e la lunga storia di accuse e maltrattamenti

Negli ultimi anni, Marineland è stato al centro di numerose inchieste per maltrattamenti. Secondo un’indagine condotta dall’agenzia The Canadian Press, nella struttura sono morti 19 beluga e un’orca, oltre a diversi altri animali marini. Nel 2024 il parco è stato anche multato per la detenzione di tre orsi neri in condizioni pessime. Oggi, oltre ai trenta beluga, all’interno di Marineland vivono ancora quattro delfini, alcuni leoni marini, foche e orsi.

Tre beluga nel parco marino
Marineland e la lunga storia di accuse e maltrattamenti – amoreaquattrozampe.it

Tutti in attesa di una soluzione che sembra non arrivare mai. Il caso dei 30 beluga che rischiano la morte in silenzio non è un episodio isolato: parchi marini e delfinari in tutto il mondo stanno vivendo la stessa crisi. Negli ultimi anni, infatti, è cambiato profondamente il modo in cui la società guarda ai cetacei. L’idea di tenerli prigionieri e addestrarli per spettacoli è ormai vista come inaccettabile. Le persone vogliono conoscere e rispettare gli animali, non vederli esibirsi in vasche di cemento. Ecco cosa sta accadendo:

  • In molti Paesi occidentali le leggi vietano ormai gli spettacoli con delfini e orche.
  • I visitatori dei parchi marini sono drasticamente diminuiti.
  • Le spese per mantenere gli animali sono aumentate in modo insostenibile.
  • Crescono i santuari marini, strutture che accolgono cetacei salvati per offrirgli una vita più naturale.

La stessa sorte è toccata anche al più grande parco marino d’Europa, Marineland Antibes, in Francia, chiuso per difficoltà economiche e per la legge che vieta gli spettacoli con i cetacei. Anche lì, però, due orche – Wikie e suo figlio Keijo – restano ancora senza una vera destinazione. Il futuro dei 30 beluga di Marineland è appeso a un filo. Sopprimerli sarebbe un atto terribile, ma lasciarli in una struttura senza risorse è altrettanto crudele.

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Questa storia riapre un dibattito urgente: come garantire il benessere di animali così intelligenti e sensibili, dopo averli privati per decenni della libertà? Il mondo sta cambiando, e con esso anche la coscienza collettiva. Ma per i 30 beluga che rischiano la morte in silenzio, il tempo sta per scadere.

L'articolo 30 beluga rischiano la morte in silenzio: vogliono sopprimerli e il motivo è assurdo è stato pubblicato nella sua versione originale su www.amoreaquattrozampe.it.

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