A San Pietro un Ambulatorio per chi non si può curare

Novembre 15, 2025 - 01:30
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A San Pietro un Ambulatorio per chi non si può curare

L’Ambulatorio dei poveri “Madre di Misericordia”, voluto da Papa Francesco e situato sotto il colonnato di San Pietro, offre assistenza sanitaria gratuita a circa duemila persone bisognose al mese, inclusi servizi medici specialistici e odontoiatrici. In vista della Giornata Mondiale dei Poveri, l’orario di apertura è stato esteso. Oltre 120 medici e infermieri volontari si alternano per offrire cure e supporto, incontrando persone fragili e restituendo loro dignità attraverso la salute, come raccontano il direttore Massimo Ralli e i volontari.

Il nuovo ambulatorio

Quasi sotto la finestra del Palazzo Apostolico, da dove il Papa prega l’Angelus tutte le domeniche, alla fine del braccio destro del colonnato della Basilica di San Pietro, da una porticina discreta si accede all’Ambulatorio dei poveri, voluto da Papa Francesco nel 2017 e intitolato proprio all’”Ancilla Domini”, la Madre di Misericordia. I senza tetto conoscono bene questo posto. Si siedono pazienti sui capitelli bassi delle colonne realizzate 400 anni fa da Gian Lorenzo Bernini e aspettano il loro turno. Sono persone fragili che non hanno altrimenti accesso a cure mediche o per le quali le cure stesse sono troppo costose. Vengono da tutto il mondo, ma anche dall’Italia. In questa settimana che precede la Giornata Mondiale dei Poveri del 16 novembre, l’Ambulatorio – che dispone anche di una Farmacia interna – ha esteso i suoi orari di apertura, rimanendo attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle 18.

Assistenza continua

“In questa struttura vengono circa duemila persone al mese, 60-70 al giorno, curate in tutto da circa 120 medici ed infermieri volontari. Qui ci si prende cura dei poveri, di chi non ha i documenti. Facciamo tutto questo in un luogo molto particolare: sotto al colonnato del Bernini, nel cuore della Chiesa”, spiega ai media vaticani il dottor Massimo Ralli, direttore dell’Ambulatorio dell’Elemosineria Apostolica. “Una ragazza – racconta ancora Ralli, scegliendo da un infinito florilegio di storie custodito nella sua memoria – è venuta e ha ricevuto una prima diagnosi di gravidanza, non sapeva di essere incinta. È stata accompagnata fino al parto, poi è tornata a farci conoscere il bambino. Altri hanno scoperto proprio qui di avere un tumore e sono state indirizzate per tempo a strutture oncologiche specializzate”. L’Ambulatorio offre servizi di guardia medica e 26 specialità che vanno dalla cardiologia alla gastroenterologia alla chirurgia vascolare. “Offriamo anche cure odontoiatriche – aggiunge il direttore – poiché le persone che vivono in strada hanno spesso problemi con i denti. Forniamo anche protesi mobili, le persone escono di qui con i denti nuovi. Oppure con gli occhiali nuovi, se hanno problemi di vista, anche questi molto comuni tra i senza tetto. Qui – conclude – possono essere visitati da un oculista e riceverli gratuitamente”.

Medici e infermieri per i poveri

“Il nostro è un gesto spontaneo, che ciascuno dei medici che lavorano qui si si sente di fare”, afferma Maurizio Mancini, odontoiatra, uno dei 120 medici volontari che prestano servizio presso l’Ambulatorio. “Le cure odontoiatriche sono inaccessibili alle persone povere, mentre qui riusciamo a curarle. Da un lato alleviamo il dolore, dall’altro cerchiamo di restituire al paziente una masticazione adeguata. In questa settimana l’Ambulatorio è stato aperto a orario continuato e c’è stata tanta affluenza. È un’esperienza meravigliosa prestare questo tipo di servizio per la comunità dei poveri. In loro trovo tanta umanità, che mi gratifica ogni giorno. Riceviamo quotidianamente i sorrisi e i ringraziamenti di queste persone che vivono ai margini della società. Sono loro che danno a noi, piuttosto che il contrario”.

Servizi gratuiti

Una signora, entrata qualche minuto fa attraverso la porta d’ingresso, esce dalla porta di uscita. “Sono qui per la prima volta ed è stata un’ottima esperienza. Ho incontrato personale collaborativo ed educato”, racconta la donna, 44 anni originaria dell’India, ma da vent’anni in Italia e ormai cittadina italiana. “Ho già fatto una visita odontoiatrica e sto aspettando per fare le analisi del sangue. Tutti i servizi che ho ricevuto sono gratuiti. È un aiuto molto importante – conclude – per chi non lavora o ha difficoltà a pagare le cure mediche”.

I volontari

Un uomo dal sorriso sereno e accogliente è in piedi davanti alla porta dell’Ambulatorio Madre di Misericordia. Indossa un panciotto arancione di nylon: sul lato destro del petto c’è scritto “volontario soccorritore”. Ha il compito di lasciar entrare i pazienti ordinatamente, quando è il loro turno. È Giuseppe Cosmo, 71 anni, che da un anno svolge servizio di volontariato nella struttura. “Ho preso questa decisione perché avevo tempo. Sono pensionato e volevo rendermi utile. Quando torno a casa la sera, al di là della stanchezza fisica, mi sento paradossalmente riposato e con la tranquillità nell’anima. Non sono medico, quindi non posso fare assistenza, però mi occupo di accoglienza. Incontro tante persone ogni giorno, ognuna con una storia, che non c’è mai tempo di raccontare, ma io qualche volta la intuisco lo stesso. Qui – dice infine – ci si capisce anche senza parlare”.

(fonte: Vatican News)

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