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AI per parlare con i defunti: il video di 2Wai scatena il web
La presentazione di una nuova app sviluppata dalla startup di Los Angeles 2Wai ha acceso, in poche ore, uno dei dibattiti più intensi degli ultimi mesi sul rapporto tra intelligenza artificiale, memoria e lutto. Tutto è partito da un video diffuso dal co-fondatore Calum Worthy sui social, in cui viene mostrato come la piattaforma sia in grado di creare un avatar digitale interattivo di una persona deceduta. Il filmato è bastato per trasformare un annuncio commerciale in una discussione globale sull’etica dell’AI e sul confine, sempre più sfumato, tra ricordo e simulazione.
Nel video, rapidamente diventato virale, una donna incinta dialoga con la ricostruzione digitale della madre scomparsa. Il racconto prosegue con un salto temporale: qualche mese dopo, lo stesso avatar legge una favola alla nipotina appena nata. Più avanti, il bambino, ormai cresciuto, parla con naturalezza con la “nonna” digitale mentre torna da scuola. L’ultimo frame mostra il figlio adulto che annuncia alla versione virtuale della nonna l’arrivo di una nuova generazione. Il messaggio finale — “Con 2Wai, tre minuti possono durare per sempre” — ha immediatamente evocato scenari degni di Black Mirror per molti utenti.
What if the loved ones we've lost could be part of our future? pic.twitter.com/oFBGekVo1R
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