AMCA Elevatori, tre generazioni di ascensori “made in Gallarate”

Per tre generazioni di varesini, AMCA è sinonimo di ascensore: è il primo cartellino che si legge da piccoli, quello che troviamo nella stragrande maggioranza degli apparecchi. E quella di AMCA Elevatori è una storia che in effetti inizia nel 1959, quando il nonno e la nonna di Luca Corradini fondano l’azienda AMCA – Ascensori Montacarichi Corradini Albizzate – ad Albizzate. Sessantasei anni dopo, l’azienda è ancora lì, radicata nel territorio varesino, con una caratteristica che la rende particolare: il 95% del fatturato arriva dalla provincia di Varese.
«È stata una scelta voluta – spiega Corradini nella puntata del 10 novembre di Materia d’Impresa – La nostra non è solo installazione, ma soprattutto manutenzione: per garantire un servizio efficace serve personale altamente formato, e questo richiede tempo. Bisogna crescere passo dopo passo, senza strappi».
Una crescita lineare attraverso tre generazioni, dove il padre ingegnere lavora ancora all’UNI, ente di normazione nazionale a Milano, e dove la tradizione si intreccia con l’innovazione. L’azienda, che ha ottenuto il riconoscimento di marchio storico dopo aver prodotto montagne di documentazione che attestano l’uso continuativo del marchio AMCA per oltre cinquant’anni, oggi conta 64 dipendenti, prevalentemente tecnici.
Il mercato è cambiato radicalmente negli ultimi vent’anni: «Se prima i clienti erano principalmente condomìni, imprese e geometri che sapevano di cosa parlavano, oggi sono i privati a bussare alla porta di AMCA, per dotare di elevatori la propria casa – spiega Luca Corradini – Persone che devono spendere denaro senza però avere contezza di quello che stanno acquistando».
Per questo motivo, nel 2016 Corradini ha aperto uno showroom a Gallarate, probabilmente l’unico nel settore: «I privati devono poter provare i prodotti, salire, sentire il rumore, toccarli con mano – sottolinea – Per me la vendita e l’acquisto consapevole sono alla base del corretto rapporto cliente-fornitore».
La tecnologia ha trasformato profondamente il settore. Se ancora oggi AMCA manutiene ascensori degli anni Cinquanta, con portine manuali in legno che sono quasi monumenti storici, l’evoluzione più significativa riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche. Le piattaforme elevatrici domestiche, i mini ascensori, i servoscala hanno permesso a persone anziane o con difficoltà di deambulazione di continuare a vivere nelle proprie case senza doversi trasferire.

«Abbiamo una responsabilità sociale -riflette Corradini. “Essere veloci nel risolvere un problema significa permettere alle persone di muoversi. Ci sono casi in cui qualcuno rimane chiuso in casa per giorni perché manca un pezzo. Dobbiamo farci carico nel cuore di risolvere questi problemi».
Le sfide più belle arrivano proprio dai casi apparentemente impossibili: i vani scala dove sembra che non possa starci niente, dove bisogna inventare soluzioni con porte incrociate, strutture in cristallo, progetti che richiedono la collaborazione tra progettisti e imprese edili.
Ma la storia di AMCA non finisce qui. Qualche anno fa la famiglia Corradini ha rilevato Euthalia, azienda storica di Gallarate (anch’essa marchio storico) che detiene una tecnologia brevettata unica al mondo per risolvere le problematiche legate alla fulminazione. Dal 1996 esportano a Taiwan, sono certificati come fornitori ufficiali del Ministero taiwanese e stanno aprendo canali verso l’India, lavorando molto anche nel settore marine per la protezione delle barche.
«Quando parlo con i clienti vanto il fatto che siamo made in Gallarate, non made in Italy – dice con orgoglio Corradini – Produciamo lì, le fusioni e l’ingegnerizzazione sono fatte a Gallarate, gli assemblaggi pure. Diamo valore al nostro territorio».
E proprio il territorio è al centro delle scelte aziendali. Anche quando la sorella Costanza, dieci anni fa, si è trasferita in Canton Ticino per sviluppare quel mercato, aprendo una sede distaccata. Una scelta radicale, ma coerente con la filosofia aziendale: vivere il territorio per servirlo al meglio.
La prossima puntata di Materia d’Impresa è prevista per giovedì 13 novembre alle 14.30, con Fabio Martignoni di Cogo Bilance di Oggiona Santo Stefano, per parlare di un altro importante cluster varesino.
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