Birkenstock alza la guidance 2025: attese vendite per oltre 2 miliardi

Non si arresta la corsa di Birkenstock che, nonostante il contesto inflazionistico e l’aumento delle tariffe doganali, ora rivede al rialzo le previsioni per l’esercizio 2025. Il brand tedesco, quotato a New York, prevede ora un fatturato di almeno 2,09 miliardi di euro, pari a una crescita del 17,5% a cambi costanti, contro la precedente guidance che indicava un aumento compreso tra il 15% e il 17 per cento.
Nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale, che si chiuderà a settembre, il gruppo stima ricavi per almeno 520 milioni di euro, al rialzo del 14% (+18% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e conferma l’obiettivo di crescita dell’ebitda rettificato tra il 31,3% e il 31,8% per l’anno fiscale in corso.
La strategia di Birkenstock ha puntato su incrementi di prezzo, anche per compensare il dazio statunitense del 15% sulle importazioni europee, senza però frenare la domanda. A trascinare in alto l’outlook del brand tedesco, come dichiara la stessa azienda, è la domanda di zoccoli e sandali da parte di una clientela ad alto reddito che, meno di altre, sta risentendo delle fluttuazioni economiche. Tra i modelli più richiesti, i clogs Boston in pelle scamosciata, con prezzi fino a 275 dollari online.
Parallelamente, l’azienda ha investito nell’efficienza produttiva: il 95% delle calzature è realizzato in Germania e la società ha appena annunciato l’acquisizione di uno stabilimento vicino a Dresda per 18 milioni di euro con l’obiettivo di ottimizzare i costi logistici e aumentare la capacità manifatturiera. Si prevede che lo stabilimento sarà operativo entro la fine dell’anno fiscale 2027.
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