Com’è andato il debutto di Louise Trotter da Bottega Veneta

Settembre 28, 2025 - 23:30
 0
Com’è andato il debutto di Louise Trotter da Bottega Veneta

Non dev’essere stato semplice per Louise Trotter, nuova direttrice creativa di Bottega Veneta, succedere a Matthiew Blazy (il cui debutto da Chanel è atteso a Parigi il prossimo 6 ottobre). Negli ultimi anni il marchio ha vissuto stagioni di grandi successo sotto la guida dello stilista, perciò la curiosità di scoprire la nuova interpretazione che Trotter ne avrebbe dato era altissima, così come le aspettative nei suoi confronti.

Bottega Veneta Primavera/Estate 2025

La designer inglese, molto applaudita per il recente lavoro da Carven, non ha deluso chi scommetteva su di lei e ha dimostrato di sapere raccontare l’artigianalità e l’eccellenza del made in Italy con rinnovata freschezza e grande creatività. Look dopo look, il concetto di Intrecciato, la lavorazione originale della maison veneta che compie 50 anni, è stato esploso sotto qualsiasi forma.

Maxi o mini, ben evidente sulle borse o nascosto dalle piume dei top e delle gonne, come dettaglio sui revers dei cappotti e delle giacche da smoking o drappeggiato su una pencil skirt blu che completava magnificamente un look con la camicia a righe realizzata in nappa. Un’effetto trompe l’oeil con cui Trotter ha omaggiato Blazy, che ci aveva abituato a nappe effetto jeans e cotone.

L’interpretazione della Cabat bag di Tomas Maier è un’altro inchino alla storia della maison,  così come i trench in pelle e i numerosi completi sartoriali riletti in chiave oversize, alla maniera di Blazy. Ma a detta di Trotter la figura che più l’ha ispirata è stata quella di Laura Braggion, ex moglie del fondatore Michele Taddei, assistente di Andy Warhol a New York, nonché direttrice creativa di Bottega Veneta dagli anni 80 ai primi 2000. Un ritorno alle origini in cui ha coinvolto anche un’icona del brand come Lauren Hutton: l’attrice seduta in prima fila allo show che contribuì al successo della casa di moda nel mondo indossando la pochette intrecciata nel film American Gigolo (1980).

L’heritage e la maestria artigianale si evolvono grazie alla sperimentazione di nuovi materiali: ciuffi di fibra di vetro riciclata, lunghi e ultra flessibili, compongono flessuose “pellicce” futuristiche che ondeggiano ad ogni passo portando in passerella esplosioni di colore arancio, azzurro, bianco e rosso. Interessante anche l’interpretazione dell’Intrecciato sugli abiti di chiffon o di cotone, intessuti a mano come arazzi monocolore.

Ai piedi spiccano gli zoccoli: in gomma (omaggio a Daniel Lee) o in pelle contornati da borchie dorate. In molti tra gli addetti se ne sono già innamorati. Così Louise Trotter riporta il focus anche sulle scarpe, accessorio su cui Blazy aveva puntato meno. Intuito femminile, verrebbe da dire. Quello che purtroppo scarseggia nella moda, viste le poche designer donne sullo scacchiere degli stilisti a capo delle grandi maison.

The post Com’è andato il debutto di Louise Trotter da Bottega Veneta appeared first on Amica.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News