Consiglio comunale, la capogruppo della Lega espulsa e fatta uscire dai vigili: la minoranza chiede le dimissioni del presidente del consiglio

Genova. Anche oggi il consiglio comunale di Genova si chiuso con un episodio destinato a far discutere a lungo: durante la votazione di una delibera di bilancio, lo scontro in aula per un ordine del giorno presentato dal centrodestra al documento in votazione, è diventato l’occasione dell’ennesima bagarre e per l’espulsione, scortata dai vigili urbani, di un’esponente della minoranza, la capogruppo della Lega Paola Bordilli.
A fare degenerare la situazione la decisione del presidente del consiglio di dichiarare inammissibile un ordine del giorno del centrodestra che avrebbe introdotto nella discussione sul bilancio la richiesta di sospendere l’efficacia delle nuove tariffe Amt. Decisione non accettata dai consiglieri di minoranza che, invece, avrebbero voluto affrontare il tema anche con un articolo 55 che, proprio oggi, era stato rifiutato dalla capigruppo.
La leghista Bordilli, in particolare, ha protestato più di altri ad alta voce e dopo essere stata più volte ripresa dal presidente del consiglio Claudio Villa è stata espulsa. Di fronte al fatto che comunque non accettava di uscire dall’aula autonomamente, Villa ha poi ordinato alla polizia locale di accompagnarla fuori.
Contemporaneamente ha sospeso la seduta ma intanto alcuni agenti si erano già avvicinati alla consigliera leghista per scortarla all’esterno dell’aula rossa, tra le accese proteste dell’opposizione.
La minoranza, alla ripresa dei lavori, ha abbandonato la seduta e poi ha diramato una nota in cui ha definito l’episodio come “estremamente grave, un gesto di buon senso e di normale dialettica politica si è trasformato in un atto autoritario e sproporzionato, che mina il rispetto delle regole democratiche all’interno dell’aula consiliare – dicono dalla minoranza – la maggioranza, invece di accettare un confronto democratico e trasparente su un tema che tocca direttamente le tasche dei cittadini, ha preferito ricorrere alla forza e all’espulsione di una consigliera, per di più una donna, scelta che riteniamo gravissima e inaccettabile”.
L’opposizione chiede quindi le “dimissioni immediate del presidente del consiglio comunale Claudio Villa, che ha dimostrato un’incapacità evidente di condurre i lavori con l’equilibrio, il rispetto e l’imparzialità che il suo ruolo richiede”.
Concetto, questo, espresso anche in aula dal consigliere di Noi Moderati Vincenzo Falcone che, secondo quanto fatto notare dal consigliere di Avs Massimo Romeo avrebbe detto a Villa: “Non arrivi a Natale”. Falcone ha invitato la presidenza del consiglio a consultare le registrazioni “per verificare di aver detto una cosa del genere”. La delibera è stata approvata con il solo voto della maggioranza, così come le altre due delibere all’ordine del giorno.
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