DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake Recensione


DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake Recensione | Il Mito Rinasce in Due Atti
Partiamo con assunto, in quanto i titoli di questa collezione, pur essendo legati, offrono esperienze narrative e di gioco profondamente diverse. Entrambi, però, sono immersi nel mondo di Alefgard e nella storia del leggendario eroe, Erdrick.DRAGON QUEST I: La Solitudine dell'Eroe
La storia di DRAGON QUEST I è concisa, densa e, per certi versi, archetipica. Dopo la sconfitta del Signore degli Inferi da parte dell'Erdrick in DRAGON QUEST III, la pace era tornata ad Alefgard. Ma, come suggerisce la natura ciclica del male nei JRPG classici, questa tranquillità è effimera. Il Dragonlord è infatti risorto, seminando il panico, rapendo la figlia del Re e scatenando orde di mostri. Il giocatore veste i panni di un guerriero solitario, che si proclama discendente di Erdrick e giura fedeltà al Re. La sua missione è chiara: salvare la principessa e liberare il mondo dal male. L'avventura di DRAGON QUEST I è un'ode all'eroismo individuale. Nonostante la sua semplicità, o forse proprio grazie a essa, la narrazione risulta tutto sommato efficace. In DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake, lo scenario originale è stato arricchito con nuove scene e momenti chiave che approfondiscono il viaggio dell'eroe e stabiliscono ulteriori connessioni con la più ampia trilogia, rendendo il sacrificio di DRAGON QUEST III ancora più significativo.DRAGON QUEST II: L'Unione Fa la Forza
DRAGON QUEST II: Luminaries of the Legendary Line (uscito originariamente nel 1987) compie un balzo in avanti notevole, sia narrativo che di gameplay. Molti anni sono trascorsi dalla salvezza di Alefgard e i discendenti di Erdrick hanno fondato tre regni che hanno goduto di una lunga pace. Tuttavia, l'oscurità ritorna sotto forma di un'invasione di mostri. La narrazione si fa qui molto più ambiziosa e guidata dalla storia, con una posta in gioco più alta. Il giovane Principe di Midenhall è costretto a partire per una missione disperata: trovare i suoi cugini, i principi e le principesse delle altre due linee di sangue di Erdrick, per unire le forze e recuperare gli artefatti leggendari, l'unica speranza contro il male. Questa versione HD-2D di DQII riceve il maggior numero di integrazioni tra tutti i remake della trilogia. Per la prima volta, la Principessa Cannock è un personaggio giocabile, un dettaglio che arricchisce sia la trama che il sistema di combattimento. Con un mondo vasto da esplorare, DQII offre oltre 40 ore di gioco, con contenuti estesi, nuove località, storie e molte sorprese che approfondiscono in modo significativo l'avventura principale. In DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake, le scene di storia epiche sono ora accompagnate da un doppiaggio dinamico, anche se limitato alle cutscenes principali, che si rivela un peccato visto l'ottimo livello del voice over. Le aggiunte di trama poi si rivelano molto riuscite, ed è apprezzabile l'impegno del team di sviluppo nel migliorare ancor di più le trame dei giochi originali, fornendo un contesto più ricco e coeso. [caption id="attachment_1109568" align="aligncenter" width="1200"]
Il cavaliere protagonista del primo episodio in DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake.[/caption]
Gameplay: la sfida dell'Equilibrio
Il gameplay è l'area in cui il remake deve bilanciare con maggiore cautela l'eredità storica con le aspettative moderne. Il cuore di DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake rimane un JRPG a turni fedele alla tradizione, rinnovato e migliorato con numerosi accorgimenti.Combat System
Il sistema di combattimento di entrambi i giochi ha subito miglioramenti sostanziali in DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake, ripresi per la maggior parte da quanto già fatto l'anno scorso con il remake del terzo capitolo. In DRAGON QUEST I, l'avventura è basata su un unico eroe, rendendo ogni battaglia una questione di strategia pura. È un delicato equilibrio tra attaccare, difendere e curare, dove le risorse devono essere gestite con parsimonia. Per la prima volta, DQI introduce la possibilità di combattere più mostri contemporaneamente, un revamp che, unito a nuove abilità e magie, rende gli scontri molto più dinamici rispetto all'originale. DRAGON QUEST II introduce invece il concetto di party, che apre le porte a strategie più complesse e all'uso di tattiche specifiche per i diversi membri del party, regolabili in tempo reale, così come la velocità di battaglia. Una delle aggiunte più significative in entrambi i titoli è l'introduzione dei Sigilli. Originariamente presenti solo in DQII come oggetti di progressione, i Sigilli sono ora presenti in entrambi i giochi e, una volta raccolti, conferiscono bonus passivi in battaglia e potenziano attacchi e magie, rendendoli più efficaci e aiutando così i giocatori a capovolgere le sorti delle battaglie più difficili. Tuttavia, DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake sconta ugualmente un problema di bilanciamento della difficoltà. Nonostante la possibilità di scegliere tra tre modalità (dall'originale "Missione Drago" al più rilassato "Missione Vampistrello "fino all'impegnativo "Missione Draconiana"), la progressione in alcuni frangenti, soprattutto in DQI, risulta troppo complessa e richiede un eccessivo grinding anche alla difficoltà minore. Questo aspetto, sebbene fedele alla natura dei JRPG dell'epoca, può spezzare fin troppo la fluidità dell'esperienza per il pubblico moderno, costringendo a ripetute sessioni di livellamento che non sempre si integrano bene con il ritmo delle missioni. [caption id="attachment_1109567" align="aligncenter" width="1200"]
Il sistema di combattimento fonde perfettamente tradizione e innovazione in DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake.[/caption]
Esplorazione e Nuovi Contenuti
Entrambi i mondi di gioco sono ora ancora più vasti e pieni di segreti. L'esplorazione è incentivata dalla presenza delle mini medaglie, ispirate dagli episodi successivi della serie. Queste medaglie sono nascoste in tutto il mondo e possono essere scambiate con potenti ricompense presso l'apposito mercante, offrendo un reward system costante per la curiosità. Inoltre, DRAGON QUEST I introduce nuovi dungeon e ha arricchito le location esistenti con nuove sfide. Il ritmo delle missioni tuttavia non è sempre bilanciato correttamente, con alcune sotto trame che, seppur ben scritte, spezzano forse troppo il ritmo della story line principale, soprattutto in DQI.L'Ottimo lavoro nella Quality-of-Life
Qui DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake fa un lavoro eccezionale. Il gioco offre una modernizzazione dell'esperienza con tutorial utili, marcatori degli obiettivi convenienti per navigare i vasti open world e miglioramenti "quality of life" essenziali. La possibilità di conoscere le debolezze dei nemici, di potersi rendere invincibili o di mandare più veloce l'avanzamento dei dialoghi sono tutte caratteristiche attivabili dal menu di sistema che rendono l'esperienza più accessibile e personalizzabile. Il gioco inoltre salva automaticamente dopo ogni battaglia riuscita, eliminando la frustrazione di perdere ore di grinding. Inoltre, la possibilità di trovare e utilizzare le pergamene per insegnare magie al proprio eroe o party aggiunge un elemento di personalizzazione light molto gradito.Arte e Tecnica: Il Sublime HD-2D
Lo stile HD-2D, reso celebre da Octopath Traveler, raggiunge in DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake un livello di perfezione visiva. Il gioco è davvero bello da vedere, in particolar modo su PS5, con gli sprite dei personaggi classici che si muovono sui fondali 3D splendidamente renderizzati, arricchiti da effetti di luce e profondità che conferiscono a ogni scena un aspetto vibrante e dinamico. Questo stile riesce a preservare il fascino pixel art degli originali, elevandolo a uno standard moderno. I design dei personaggi di Akira Toriyama sono resi con fedeltà inconfondibile e si integrano perfettamente nel nuovo contesto di DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake. L'unico appunto sotto questo aspetto è che in alcuni frangenti, pur con questa veste grafica innovativa, il design di DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake si rivela troppo legato al passato, in particolare nelle geometrie dei dungeon o in certe scelte di design che avrebbero potuto beneficiare di un'ulteriore modernizzazione. [caption id="attachment_1109565" align="aligncenter" width="1200"]
L'HD-2D risplende in Dragon Quest I e II HD-2D Remake.[/caption]
Sonoro e Doppiaggio
Il comparto sonoro è come sempre di altissimo livello. La colonna sonora di DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake, composta dal leggendario Koichi Sugiyama, è eseguita dalla prestigiosa Tokyo Metropolitan Symphony, conferendo alle musiche classiche una ricchezza e un'immersività senza precedenti. Come già accennato, il doppiaggio in lingua inglese e giapponese è di qualità eccellente e aggiunge profondità emotiva ai momenti salienti dei due giochi. Tuttavia, il fatto che sia limitato solo alle cutscenes più importanti è un vero peccato, data la grande quantità di dialoghi del gioco. Un doppiaggio completo avrebbe elevato ulteriormente l'immersione.DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake Recensione | Conclusione
DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake è un'operazione di restauro e modernizzazione riuscitissima. È sempre Dragon Quest, con il suo character design inconfondibile e la trama classica che ha creato un genere. Il remake riesce a celebrare la storia della serie, rendendola per la prima volta accessibile e comprensibile in un contesto narrativo coerente. Le comode e funzionali aggiunte a livello di "quality of life" sono delle ottime caratteristiche che rendono l'avventura fruibile da tutti, mitigando la frustrazione tipica della progressione dei titoli originali. Le aggiunte di trama sono poi un bonus significativo che arricchisce non di poco l'epopea della saga di Erdrick. Tuttavia, il titolo non è esente da difetti. La difficoltà non è perfettamente bilanciata in tutte le modalità, risultando in momenti in cui il grinding è eccessivo e spezza il flusso della narrazione. Il ritmo delle missioni e la tendenza di alcune aree a somigliare troppo a dungeon lineari, alle volte, tradiscono l'età avanzata del game design originale. Nonostante queste riserve, la bellezza visiva dell'HD-2D, la grandiosità della colonna sonora e il rispetto con cui i giochi sono stati trattati, rendono DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake un titolo imperdibile. È, per certi versi, un pezzo di storia videoludica presentato con la tecnologia del futuro, che permette tanto ai fan quanto ai neofiti di scoprire le origini della saga. DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake sarà disponibile dal prossimo 30 Ottobre 2025 su Nintendo Switch, Nintendo Switch 2, PS5, Xbox Series X|S e Steam.L'articolo DRAGON QUEST I e II HD-2D Remake Recensione proviene da GameSource.
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