West London Orbital: la nuova linea Overground da £700 milioni
Londra continua a reinventare il suo sistema di trasporti, un’infrastruttura che da oltre un secolo plasma la forma e la vita della città. Dopo l’arrivo dell’Elizabeth Line e le attese estensioni della Bakerloo e della DLR, il prossimo grande passo potrebbe chiamarsi West London Orbital. Con un investimento stimato di £700 milioni, questo progetto ambizioso promette di trasformare la mobilità nel quadrante nord-occidentale della capitale, collegando aree oggi separate da un trasporto pubblico ancora frammentato. Se riceverà il via libera dal governo, la WLO diventerà la settima linea del London Overground, aggiungendo un nuovo anello alla rete ferroviaria di superficie che avvolge la metropoli.
Un nuovo collegamento per il nord e l’ovest di Londra
L’idea della West London Orbital nasce dal desiderio di ricucire un tessuto urbano che negli ultimi decenni è cresciuto più in orizzontale che in connessione. Le linee della metropolitana, pur capillari, tendono a convergere verso il centro, lasciando scoperti i collegamenti trasversali tra i quartieri periferici. È in questo contesto che Transport for London (TfL) ha concepito un progetto ferroviario in grado di connettere l’ovest e il nord della capitale lungo un asse che va da Hounslow a West Hampstead, passando per Old Oak Common, il nuovo hub ferroviario costruito per accogliere HS2 e la Elizabeth Line.
Il tracciato utilizzerà in gran parte una linea merci dismessa, che non trasporta passeggeri dal 1902. Questo permetterà di ridurre i costi e l’impatto ambientale, adattando infrastrutture già esistenti alle nuove esigenze di mobilità. Le stazioni previste includono nodi strategici come Kew Bridge, South Acton, Acton Central, Neasden, Cricklewood, Hendon e Brent Cross, oltre a una nuova fermata a Lionel Road, nei pressi di Gunnersbury Park.
Se approvata, la linea diventerebbe il settimo ramo dell’Overground e collegherebbe zone residenziali, aree industriali e nuovi distretti in espansione, offrendo una valida alternativa al traffico su strada e riducendo la pressione su linee metropolitane sovraccariche come la Piccadilly e la Central Line.
Il progetto è in discussione dal 2017, ma solo ora sembra vicino alla realizzazione: Transport for London punta a ottenere il finanziamento nel budget autunnale del 2025, aprendo la strada a un piano di lavori che potrebbe concludersi entro la prossima decade.
“La West London Orbital, insieme alle estensioni della Bakerloo Line e della DLR, ha il potenziale di trasformare il futuro dei trasporti nella capitale”, ha dichiarato il sindaco Sadiq Khan, confermando il pieno sostegno della Greater London Authority.
Il percorso e le nuove stazioni: un asse strategico tra Hounslow e West Hampstead

La West London Orbital (WLO) è concepita come una linea di collegamento orbitale capace di attraversare trasversalmente la città, collegando quartieri oggi poco serviti dal trasporto su rotaia. Il suo tracciato, lungo circa 24 chilometri, si estende da Hounslow, a sud-ovest, fino a Hendon e West Hampstead, nell’area nord di Londra. Lungo il percorso toccherà alcuni dei nodi ferroviari e urbanistici più interessanti della capitale, ridisegnando l’idea stessa di mobilità periferica.
Tra le stazioni principali figurano Isleworth, Syon Lane, Brentford e Kew Bridge, tutte aree che negli ultimi anni hanno vissuto una crescita residenziale significativa, ma restano ancora dipendenti da collegamenti su gomma o linee secondarie. Una delle novità più attese sarà la costruzione della nuova stazione di Lionel Road, situata vicino al Gtech Community Stadium, sede del Brentford Football Club, e pensata per servire il crescente sviluppo residenziale e commerciale della zona.
La linea proseguirà poi verso South Acton e Acton Central, due nodi già serviti dall’Overground, per connettersi al nuovo Old Oak Common, il grande hub ferroviario in costruzione che ospiterà i treni ad alta velocità di HS2 e la Elizabeth Line. Questo snodo rappresenterà una delle chiavi del progetto: un punto di interscambio tra la rete regionale, nazionale e metropolitana, capace di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza tra il nord e l’ovest di Londra.
Da lì, la WLO continuerà verso nord, attraversando Harlesden, Neasden, Cricklewood, Brent Cross, Hendon e infine West Hampstead, dove si collegherà con la Jubilee Line, la Thameslink e la Metropolitan Line. L’obiettivo è creare una connessione continua che permetta di spostarsi da Hounslow a Hampstead in circa 40 minuti, senza dover attraversare il centro.
Il tracciato riprenderà un’antica linea ferroviaria merci, inattiva dal 1902, e ne riutilizzerà gran parte delle infrastrutture, adattandole agli standard moderni. Secondo TfL, questa scelta consentirà di ridurre i costi complessivi e di limitare l’impatto ambientale. Inoltre, l’intervento sarà strettamente legato ai piani di sviluppo dell’area di Old Oak and Park Royal, uno dei maggiori progetti di rigenerazione urbana del Regno Unito. L’ente responsabile, l’Old Oak and Park Royal Development Corporation, stima che la zona ospiterà oltre 25.000 nuove abitazioni e 65.000 posti di lavoro nei prossimi anni.
Come sottolinea anche Transport for London, la WLO “costituirà la spina dorsale della nuova West London”, fungendo da catalizzatore per la crescita economica e la sostenibilità ambientale.
Costi, finanziamenti e tempistiche: un investimento da £700 milioni
Come ogni grande progetto infrastrutturale londinese, anche la West London Orbital nasce da un equilibrio delicato tra visione politica e sostenibilità economica. Secondo le stime ufficiali di Transport for London (TfL), la nuova linea richiederà un investimento complessivo di circa £700 milioni, cifra che comprende la riqualificazione dei binari esistenti, la costruzione di nuove stazioni e l’adeguamento tecnologico ai sistemi di segnalazione moderni.
La particolarità della WLO, rispetto ad altre linee ferroviarie, è che il tracciato sfrutterà infrastrutture già presenti, in larga parte appartenenti a una linea merci dismessa da oltre un secolo. Questo elemento riduce sensibilmente i costi e l’impatto ambientale, rendendo l’opera più rapida da realizzare rispetto a progetti totalmente nuovi. L’obiettivo dichiarato di TfL è quello di riutilizzare binari, viadotti e aree dismesse, minimizzando le nuove costruzioni e i disagi per i residenti.
Il finanziamento principale dovrebbe arrivare attraverso un piano congiunto tra Governo centrale e Greater London Authority (GLA), con l’inclusione della WLO nel budget autunnale 2025. In questa fase, la decisione politica è cruciale: senza il via libera del Tesoro, il progetto resterebbe in sospeso come molte altre iniziative di trasporto pubblico locale. Tuttavia, l’interesse crescente per la mobilità sostenibile e la necessità di collegare le nuove aree di sviluppo di Old Oak Common rendono probabile un sostegno governativo concreto.
Il sindaco Sadiq Khan ha ribadito il suo impegno per la realizzazione della linea, sottolineando come il progetto rientri in un piano più ampio di decarbonizzazione e riduzione della congestione urbana. Nel suo intervento al City Hall, ha dichiarato:
“La West London Orbital non è solo una nuova ferrovia, ma un investimento nel futuro della città. Significa più accesso, più lavoro e meno traffico. È un passo verso una Londra più equa e più verde.”
Secondo le previsioni di TfL, i lavori potrebbero iniziare entro il 2027, con una durata stimata di circa cinque anni. L’obiettivo finale è rendere la linea operativa entro la metà degli anni 2030, in parallelo con il completamento del nodo di Old Oak Common e con le estensioni pianificate della DLR e della Bakerloo Line.
Il modello economico prevede un ritorno significativo in termini di sviluppo immobiliare e produttività: ogni sterlina investita nel progetto genererebbe un beneficio stimato di 2,5 sterline per l’economia locale, attraverso la creazione di posti di lavoro e l’aumento del valore delle aree residenziali servite dalla linea. In questo senso, la WLO è pensata non solo come un’infrastruttura di trasporto, ma come motore di rigenerazione urbana per un’ampia parte della capitale.
Mobilità sostenibile, inclusione e identità: la nuova filosofia dei trasporti londinesi
La nascita della West London Orbital non è soltanto una questione di collegamenti, ma il simbolo di una nuova visione di Londra: una città che punta su trasporti sostenibili, riduzione delle emissioni e coesione sociale. Il progetto si inserisce perfettamente nelle linee guida del piano Transport Strategy 2041 di TfL, che mira a trasformare la rete di trasporto urbano in un sistema a basse emissioni, capace di ridurre del 70% l’inquinamento atmosferico entro i prossimi quindici anni.
La WLO, sfruttando infrastrutture ferroviarie già esistenti, permetterà di spostare decine di migliaia di persone dal traffico stradale ai trasporti pubblici, con un impatto positivo immediato su traffico, qualità dell’aria e tempi di percorrenza. Si stima che, una volta operativa, la linea possa ridurre di oltre 10.000 tonnellate all’anno le emissioni di CO₂ rispetto all’attuale sistema di spostamenti su gomma nel nord-ovest della capitale.
Ma la sostenibilità non è solo ambientale. Uno degli obiettivi più importanti del progetto è garantire equità di accesso: la linea unirà quartieri a forte densità abitativa ma finora penalizzati da collegamenti inadeguati, come Brentford, Acton, Neasden e Cricklewood, migliorando la mobilità per migliaia di cittadini. In questo modo, la WLO diventa anche un ponte sociale, capace di ridurre il divario infrastrutturale tra i diversi quadranti della città.
Un aspetto affascinante, che riflette l’evoluzione culturale della rete Overground, riguarda la scelta del nome ufficialedella linea. Seguendo l’esempio del rebranding del 2024, quando le sei diramazioni dell’Overground sono state ribattezzate con nomi ispirati alla storia e alla diversità culturale londinese (tra cui Lioness Line, Mildmay Line e Liberty Line), anche la West London Orbital avrà una denominazione propria.
“Il nome della linea sarà scelto in base alle storie e alle identità delle comunità locali, per celebrare la diversità e il patrimonio di Londra”, ha spiegato Sadiq Khan, sottolineando come l’Overground debba essere percepito “non solo come una rete di trasporti, ma come una mappa dell’identità collettiva della città”.
Il processo di consultazione pubblica per il naming sarà guidato da TfL e coinvolgerà associazioni di quartiere, scuole e consigli municipali. Come già accaduto per le altre linee rinominate, anche la nuova WLO seguirà criteri di orientamento, memoria storica e rappresentanza territoriale, consolidando il rapporto tra infrastruttura e comunità.
Per saperne di più sui principi che guidano le nuove politiche di mobilità sostenibile della capitale, è possibile consultare la pagina ufficiale di Transport for London – Environment and Sustainability e il sito del Greater London Authority.
Un volano per la rigenerazione urbana e lo sviluppo economico
Ogni grande infrastruttura di trasporto genera cambiamenti che vanno ben oltre la mobilità. La West London Orbital (WLO), se approvata, diventerà una delle principali leve di rigenerazione per l’ovest e il nord-ovest di Londra, favorendo investimenti, nuove abitazioni e opportunità occupazionali. TfL e la Greater London Authority prevedono che la costruzione della linea possa creare oltre 5.000 posti di lavoro diretti durante la fase di cantiere e generare un indotto molto più ampio, stimato in decine di migliaia di occupazioni nei settori correlati.
Il principale polo di trasformazione sarà Old Oak Common, già definito “il futuro cuore ferroviario d’Europa”. Qui la nuova stazione intermodale — che ospiterà i collegamenti con HS2, Elizabeth Line e Overground — darà origine a un distretto urbano completamente nuovo, integrato con il progetto dell’Old Oak and Park Royal Development Corporation. L’area, oggi in gran parte industriale, sarà convertita in un quartiere sostenibile con 25.000 nuove abitazioni, 65.000 posti di lavoro e spazi verdi rigenerati.
Parallelamente, quartieri come Brentford, Acton, Cricklewood e Brent Cross vedranno un sensibile aumento del valore immobiliare e dell’attrattività residenziale. Secondo analisi del Centre for Cities, la presenza di una nuova stazione ferroviaria può far crescere del 10-15% il valore medio delle proprietà circostanti entro cinque anni dall’apertura. Questo effetto, già osservato lungo la Elizabeth Line, si traduce in nuove entrate fiscali e investimenti privati che contribuiscono a sostenere l’economia locale.
Un altro aspetto fondamentale è la connessione con i corridoi di sviluppo strategico individuati nel piano “Opportunity Areas” del London Plan. La WLO collegherà aree chiave come Brent Cross Cricklewood, Old Oak and Park Royal, Hounslow e Acton, migliorando l’accessibilità e favorendo una distribuzione più equilibrata della crescita economica.
Il progetto ha inoltre una forte valenza logistica: la linea permetterà il riuso di corridoi ferroviari merci oggi sottoutilizzati, contribuendo a ridurre la dipendenza dal trasporto su gomma per la distribuzione locale. Un’infrastruttura moderna, dunque, ma costruita nel rispetto della tradizione e della sostenibilità.
Secondo Time Out London, la WLO rappresenta “un’occasione storica per ridisegnare Londra partendo dalle sue periferie”, integrando la rete ferroviaria con le nuove esigenze abitative e produttive della città. Il progetto, infatti, è parte di un più ampio disegno di “rebalancing”, una strategia che mira a spostare sviluppo e investimenti fuori dal centro, promuovendo una Londra policentrica, più vivibile e interconnessa.
La nuova era dell’Overground: Londra si muove verso il futuro
Londra è sempre stata una città che evolve attraverso la sua rete di trasporti. Dalla costruzione della prima metropolitana al mondo nel 1863 all’apertura dell’Elizabeth Line nel 2022, ogni generazione ha visto nascere un’infrastruttura destinata a ridefinire il modo di vivere e attraversare la capitale. La West London Orbital si inserisce in questa tradizione di innovazione, rappresentando non solo un nuovo collegamento, ma una nuova filosofia del trasporto urbano.
La creazione di una settima diramazione del London Overground segna infatti l’inizio di una nuova era policentrica, in cui la città si sviluppa in rete e non più a raggiera. L’obiettivo non è soltanto spostare persone, ma creare connessioni sociali, culturali e territoriali, restituendo centralità a quartieri che per decenni sono rimasti ai margini delle grandi linee ferroviarie.
Il sindaco Sadiq Khan lo ha ribadito più volte: “Ogni nuova infrastruttura deve essere pensata come un atto di giustizia urbana”. Dietro questa visione c’è l’idea che la mobilità sostenibile non riguardi solo la velocità, ma anche l’inclusione. La WLO porterà più opportunità, più lavoro e più accessibilità per le comunità dell’ovest e del nord-ovest, rendendo la città più equa, connessa e resiliente.
Ma la forza simbolica della West London Orbital sta anche nella sua dimensione culturale. Come accaduto con il rebranding dell’Overground nel 2024, che ha assegnato alle linee nomi evocativi e radicati nel tessuto urbano, anche la nuova tratta avrà una propria identità narrativa. Un nome scelto insieme alle comunità locali, che racconterà la storia, la diversità e la vitalità di un’area in trasformazione, facendo della mobilità un racconto collettivo.
Quando, nei prossimi anni, i londinesi saliranno a bordo dei treni arancioni della nuova linea, forse non penseranno solo a raggiungere il lavoro o la scuola. Capiranno di far parte di un progetto più grande: quello di una città che costruisce il futuro con la stessa determinazione con cui preserva il passato, e che continua a muoversi — letteralmente — verso un orizzonte di connessioni più umane e sostenibili.
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Immagini di copertina: By WSP – West London Alliance, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=66332773,
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