Il caro-casa e il caro-interessi spingono i giovani a non mettere su famiglia
Bruxelles – La casa costa troppo, e mettere su famiglia è un progetto che deve attendere. Un problema per molti, sempre di più, e che in Belgio inizia a offrire dimensione e portata di un fenomeno, quello del caro-mutui, che incide sulla vita del singolo e sulle prospettiva di una società. E dire che il Belgio, ancora, è un Paese dell’UE dove si tende a fare figli giovani, ma qualcosa è cambiato. Uno studio condotto da ING mostra come i giovani hanno paura del futuro, e quindi lo mettono in soffitta e lo rimandano a data da destinarsi.
Costi troppo elevati e interesse troppi alti inducono sette giovani su dieci (71 per cento di uomini e donne tra i 25 e i 34 anni) a rinviare la decisione di andare a vivere insieme e farsi una famiglia. In appena cinque anni la situazione è diventata talmente insostenibile che praticamente la stessa percentuale di intervistati (72 per cento) ritiene che senza un aiuti di mamma e papà è impossibile avventurarsi a chiedere mutui per acquistare casa.
L’indagine condotta in Belgio accende i riflettori sulla perdita di potere di acquisto, in una spirale di bassi salari, aumento del costo della vita, impennata senza sosta dei prezzi immobiliari che rende difficile immaginare un avvenire. Il tutto rischia di impattare ancora di più su un altro problema già strutturale dell’Unione europea, e cioé il declino demografico, spinto non tanto da leggi permissive in materia di aborto come sostiene qualcuno desideroso di rimettere mano a legislazioni e diritti acquisiti, quanto all’impossibilità economica di farsi una famiglia.
A questo si aggiunge anche un senso diffuso e generalizzato di sfiducia, con una quantità di giovani sempre più convinti e arresi all’idea che la casa sia un sogno ormai inaccessibile e che bisogna accontentarsi, altro elemento che induce a prendere tempo e rinviare. “Il 62 per cento dei belgi ritiene che chi acquista casa per la prima volta sia costretto ad acquistare alloggi temporanei in attesa di trovare la casa dei propri sogni“, riconosce Alissa Lefebre, economista di ING e autrice dello studio. Inoltre, “poco più della metà di loro si aspetta addirittura che questa casa ideale rimanga un sogno per molti acquirenti”, e nella fascia 25-34enni, “addirittura due terzi ne sono convinti”.
A rappresentare un ‘tabù’ sono soprattutto le case nuove, quelle di recente costruzione, il cui prezzo è aumentato a causa dell’aumento del costo dei materiali, che continua a registrarsi, e non solo in Belgio. I nuovi appartamenti sono dunque ancora più inaccessibili, e per i primi acquirenti le opzioni non sono molte: o rinunciare o scegliere mutui di più lunga durata. Un’opzione, quest’ultima, che spinge molti a tergiversare.
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