Correttore, occhio: se lo applichi così le occhiaie si notano di più

Le occhiaie non sono solo stanchezza. Sono abitudine, luce sbagliata, prodotti messi in fretta, colori scelti male. In redazione lo vedo ogni giorno.
Trucco occhi pazzesco, labbra curate, poi il contorno occhi tradisce il resto e lo sguardo perde energia. Capita anche a me quando salto i passaggi chiave o quando inseguo tecniche viste al volo su un video. Il correttore può fare magie, ma se lo applichi senza criterio evidenzia proprio ciò che vuoi nascondere. La buona notizia è che non serve una valigia di prodotti. Serve capire come funziona la pelle in quella zona e scegliere consistenza e colore con un minimo di metodo.
Lo sguardo cambia come cambia l’umore. Se sai leggere le tue occhiaie eviti gli errori classici e ti bastano pochi gesti. Qui ti porto per mano. Nessuna formula miracolosa, solo pratica. Prepariamo la base, scegliamo la texture giusta, neutralizziamo il colore, fissiamo bene. E soprattutto smettiamo di mettere prodotto dove non serve. È il modo più semplice per avere un contorno occhi pulito e naturale, anche quando hai dormito poco.
Occhiaie ostinate: perché il correttore può peggiorare la situazione
La correzione inizia prima del correttore. Il contorno occhi ha bisogno di una crema adatta alla tua pelle, non di una crema generica. Troppo ricca e il prodotto scivola nelle pieghe. Troppo leggera e il correttore si spezza, si vede a chiazze e ingrigisce. Applica poco prodotto, massaggia, aspetta qualche minuto. Nel frattempo occupati del resto del viso. Quando torni agli occhi la superficie è elastica ma asciutta. È la base che fa la differenza.
Ora scegli la texture. Se la tua occhiaia è marcata ti serve coprenza controllata. Un liquido cremoso o un compatto cremoso funzionano meglio di un penna illuminante. Le penne sono ottime quando devi solo dare luce ma non coprono un’ombra vera. Gli stick oggi non sono più tutti secchi, alcuni scivolano bene. Provali sulla mano e senti se restano elastici. Se il prodotto è troppo fluido non stratificare all’infinito. Lascialo “tirare” per un minuto sul punto da coprire e poi sfuma. Diventa più denso e lavorabile.
Il colore decide quanta quantità userai. Occhiaia fredda con dominante blu o violacea chiama un correttore caldo pescato leggero. Occhiaia bruno grigiastra vuole sempre un tocco di calore, mai un beige rosato che la spegne. Metti il correttore caldo solo dove vedi la macchia, poca quantità pressata con la spugnetta quasi asciutta. Già così l’ombra scende di tono. Sopra puoi stendere il fondotinta per uniformare il resto del viso. Se l’occhiaia era lieve, fondotinta prima e poi un correttore sottile solo per dare luce. L’ordine cambia a seconda del problema, non per abitudine.
La zona da coprire non è tutto il semicerchio sotto l’occhio. È una mezzaluna interna che parte dall’angolo vicino al naso e scende di poco. Se porti il prodotto troppo in fuori e troppo in basso entri nel territorio delle linee di espressione. Lì il correttore si ferma, segna, invecchia. Lavora in piccolo. Deposita al centro dell’ombra, aspetta qualche secondo, poi pressa con micro movimenti. Ricordati dell’angolo interno, spesso è lì l’ombra più scura che fa sembrare tutto il resto più cupo. Una goccia di prodotto ben piazzata cambia la forma dello sguardo.
Pennello o spugna dipende dalla tua pelle. Se è secca o con micro pellicine la spugna appena umida è più gentile, pressa e compatta. Il pennello può sollevare texture e far vedere la grana. Se usi il pennello, finisci sempre con un passaggio di spugna pulita per “stirare” la superficie. Prima di fissare controlla che non ci siano pieghette. Tampona con il dito caldo, poi prendi poca cipria sottile e non sbiancante. Meglio una cipria leggermente giallina o traslucida fine. Pressa e non spolverare. Blocchi il prodotto senza asciugare troppo.
La cipria sbagliata rovina tutto. Le polveri molto assorbenti pensate per la zona T invecchiano l’area perioculare. Se senti tirare dopo dieci minuti hai esagerato con quantità o scelta. Tieni due ciprie diverse se puoi. Una levigante e luminosa per gli occhi e una più tecnica per fronte e naso. In borsa basta una mini spugna asciutta. A metà giornata premi leggermente dove il prodotto si è mosso. Non serve aggiungere strati. Serve rimettere a posto quello che già c’è.
C’è anche la variabile età. Le tecniche iper coprenti che funzionano nelle foto con luci forti non sempre reggono nella vita reale. Su una pelle matura vince la coprenza mirata e la luce dosata. Meno superficie coperta, meglio appare la texture naturale. Se ami i correttori molto liquidi usa il trucco della posa breve. Applica, aspetta, sfuma. Se preferisci i compatti cremosi scalda sempre il prodotto tra polpastrelli prima di metterlo. Diventa più sottile, più omogeneo, meno visibile.
Ultimo tassello, il dialogo con il fondotinta. Non lasciare il contorno occhi perfetto e il resto del viso nudo. Lo stacco si vede. Anche una BB crema leggera crea continuità cromatica e rende credibile il lavoro fatto sotto gli occhi. Se compaiono rossori sulle guance e la zona occhiaie resta perfetta, l’effetto maschera è inevitabile. Meglio poco prodotto ovunque, che tanto solo in un punto.
Questo è il cuore del metodo. Prepara, scegli la texture giusta, correggi il colore, posa breve se serve, applica poco e dove serve, pressa con la spugna, fissa con la cipria adatta. In dieci minuti il contorno occhi cambia volto. E non hai sacrificato la naturalezza. Quando il correttore lavora per te e non contro di te, lo sguardo regge tutta la giornata e tu smetti di rincorrerlo allo specchio.
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